Il debutto dell’ex presidente del Consiglio da leader politico del Movimento 5 stelle è stato in diretta streaming, davanti all’assemblea dei portavoce 5 stelle, parlamentari, ma anche eurodeputati e consiglieri. Giacca e cravatta come quando parlava da capo del governo, sullo sfondo una libreria già destinata a simboleggiare il suo esordio politico, in un’ora di intervento Conte ha svelato i primi dettagli di quello che sarà un percorso lungo che prenderà forma nelle prossime settimane con una serie di incontri per raccogliere suggerimenti. Collegato su Zoom anche il vero regista dell’operazione: Beppe Grillo. Che Conte ha ringraziato ‘per questa sfida complessa e affascinante’.
‘Oggi sono qui con voi anche perché dietro le sollecitazioni di tantissimi di voi e di Beppe Grillo ho accettato questa sfida complessa ed affascinante: rifondare il Movimento 5 stelle. Non è un’operazione di restyling o marketing politico ma un’opera coraggiosa di rigenerazione del Movimento, senza rinnegare il passato’, ha detto l’ex premier Giuseppe Conte parlando all’assemblea del M5s: ‘Rifondare non vuol dire rinnegare ma deve essere un’opera che valorizzi l’esperienza fatta che proietti il M5S in una forza capace di presentare un nuovo modello di sviluppo. Un modello di sviluppo che realizzi condizioni effettive di benessere equo e sostenibile, che coniughi la transizione energetica in atto per ridurre le tante diseguaglianze. In queste settimane ho elaborato delle proposte su cui ci confronteremo. Dopo la pausa pasquale programmeremo una serie di incontri per raccogliere i vostri suggerimenti, prima di condividere il progetto finale’.
L’INTERVENTO
Proporrò – ha detto Conte – una carta dei principi e dei valori, in modo che chi vorrà aderire a questa nuova forza politica non abbia dubbi sulla sua identità. Nel Movimento dobbiamo partire da 2 punti solidi: una proposta che definisca una chiara identità politica e una proposta per dotare il movimento di razionalità organizzativa, coinvolgendo le varie organizzazioni territoriali e della società civile in modo stabile.
Vi proporrò un nuovo Statuto che non rinneghi i punti di forza ‘leggera’ di un Movimento ma che allo stesso tempo possa espletare tutta la forza organizzativa che ci serve e che ci aiuti a definire con chiarezza la linea politica e ad essere più incisivi. Dobbiamo evitare la forma partito tradizionale, avremo regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere d’influenze e posizioni di potere. Non abbiamo bisogno di associazione varie, il nuovo impegno viviamolo interamente nel nuovo Movimento. Ci sarà un dipartimento che si occuperà a tempo pieno con partiti stranieri, avremo un centro di formazione permanente.
Rispetto della persona; ecologia integrale, secondo cui occorre affidarsi a modelli di sviluppo aperti a misurare le condizioni effettive di benessere equo e sostenibile; la giustizia sociale.
E Conte tra i principi elenca ‘l’etica pubblica’ e il ‘rafforzamento della democrazia diretta, la democrazia diretta digitale che resterà un punto fermo del neo Movimento’.
In passato il M5s è ricorso a espressioni giudicate spesso aggressive ma ogni fase ha la sua storia, dobbiamo essere consapevoli che la politica non deve lasciare sopraffarsi dalla polemica, deve riconoscere anche la bontà delle idee altrui.
Due erano poi i temi più attesi: la regola dei due mandati e i rapporti con Davide Casaleggio. Se sul primo argomento l’avvocato non ha fatto neanche un accenno, sul secondo i riferimenti più o meno diretti sono stati tanti: ‘La democrazia digitale resterà un punto fermo del neo Movimento. Le nostre scelte continueranno ad essere prese attraverso una piattaforma di voto. Ma questo deve accompagnarsi alla considerazione che la democrazia rappresentativa va rafforzata e che la democrazia digitale non è neutra, dobbiamo dirlo e serve massima trasparenza e massima chiarezza sul processo dei dati. Nessun accenno esplicito all’associazione Rousseau, ma un approccio molto duro che testimonia il fatto che anche su questo ci si aspetterà un cambio di passo.
In ballo ci sono 450mila euro che Davide Casaleggio deve ancora avere dal Movimento Cinque Stelle per l’utilizzo di Rousseau. E su questa cifra, non proprio marginale, si sta consumando, lento ma inesorabile, il rapporto fra i vertici M5S e il proprietario della piattaforma. Che dopo aver inutilmente chiesto si parlamentari M5S di saldare i conti versando quanto inizialmente pattuito ha, di fatto, congelato lo strumento informatico. Ed ha chiamato a raccolta il popolo dei grillini dirottandolo su altre agorà digitali.
In attesa di chiarire i rapporti con il Movimento 5 Stelle, il presidente di Rousseau Davide Casaleggio ‘consulta’ dunque gli iscritti ricorrendo a un’altra piattaforma. Che non è quella normalmente utilizzata dal M5S per le votazioni.
Nell’ambito del ciclo di incontri ‘Gli ambasciatori della partecipazione’ il team di Rousseau ha inviato ai partecipanti un messaggio, chiedendo di ‘indicare fino a 10 persone’, tra coloro che hanno preso parte al corso di formazione, ‘con le quali vi piacerebbe lavorare in futuro’.
Il form, da compilare entro domenica 4 aprile, si trova su Typeform, una piattaforma online che permette di creare questionari e sondaggi e che si può utilizzare anche come modulo di raccolta informazioni per il proprio sito web.
Per votare basta inserire nome, cognome, indirizzo mail e numero di cellulare. Agli aspiranti ‘ambasciatori’ viene chiesto di utilizzare Typeform anche per partecipare, tramite un video, all’iniziativa #GrazieAllaRete, ovvero ‘un percorso di sensibilizzazione per promuovere l’importanza del tema della cittadinanza digitale e della partecipazione attraverso il racconto di esempi quotidiani che evidenziano i benefici e le nuove opportunità che oggi abbiamo grazie alla Rete’.
Un altro sito (Surveymonkey, tra i software d’indagine più usati al mondo) viene invece impiegato per sondare la soddisfazione degli utenti sugli incontri formativi.
L’attesa per capire come si evolverà la situazione fra M5S e Rousseau è legata legata alle parole pronunciate da Giuseppe Conte che, pur senza accenni all’associazione Rousseau, lascia intendere nuove scelte.
Qualche giorno fa la piattaforma di Casaleggio ha lanciato una sua campagna di fund-raising, pubblicando sulla hompepage del sito e del Blog delle Stelle un maxi-banner stile Wikipedia per chiedere agli utenti un contributo economico affinché ‘gli iscritti possano continuare ad avere un ruolo centrale nei processi decisionali”.
Rousseau punta il dito contro il mancato versamento delle quote da parte dei parlamentari, che, si legge sul banner, ‘sta mettendo in seria difficoltà il progetto civico costruito in questi anni e la possibilità stessa degli iscritti di poter continuare ad incidere’.
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