Assistenti civici e malumori politici…

“Nessuna ‘ronda’ ma volontari a sostegno dei sindaci”. Fonti del ministero per gli Affari regionali precisano così quello che sarà il ruolo dei 60 mila assistenti civici. Si tratta di persone che avranno il compito di aiutare a vigilare sul rispetto delle regole durante la Fase 2 lavorando 16 ore a settimana.

Ci sono stati molti volontari – spiegano dal Ministero – che con la fine del lockdown hanno ripreso a lavorare e c’è una carenza, l’idea di fare il bando è legata a questo. Opereranno in aiuto ai sindaci e ai comuni. Assolutamente non avranno nessuna possibilità di fare multe o chiedere i documenti a nessuno.

L’idea di 60mila volontari selezionati con il bando della Protezione civile, che non percepiranno uno stipendio, non piace a molti e sicuramente sarà oggetto di nuovi scontri politici.

Pesantissimo e senza freni Carlo Calenda:  ‘La guardia civica va bene per il Venezuela. Tridico non ci ha inondato di soldi, Boccia non ha speso 1 euro dei fondi europei e Arcuri ha fallito. Messaggi paternalistici da questi 3 incapaci sono inaccettabili. Fate il vostro lavoro. Gli italiani hanno fatto il loro’. E’ la ‘dedica’ di  Carlo Calenda su Twitter ai disastri del governo. Un giudizio spietato del leader di Azione che da tempo è uno dei più determinati detrattori  delle fandonie raccontate dal governo. Il giudizio dell’ultima follia messa in cantiere con gli accompagnatori civici – che ha fatto tuonare il centrodestra tutto – manda fuori di sé anche Calenda.

Aggiunge Calenda: ‘Lo avesse proposto Salvini sareste tutti in piazza. Sardine comprese. Avete perso ogni oggettività e ritegno’, aggiunge in un altro tweet il leader di Azione. L’eurodeputato ne ha avute per tutti. In questi mesi, sia in tv che sui canali social, si è lanciato in giudizi privi di freni inibitori:  ‘Tre buffoni’, apostrofa ancora Tridico, Arcuri e Boccia: ‘Non  fanno il loro lavoro ma dicono agli italiani cosa devono fare. Ma non vi siete stancati? Non può accadere in un paese democratico’.
 Gli assistenti civici sono  la conferma della ‘deriva autoritaria’ da parte del governo. La volontà dell’esecutivo di mettere in campo 60mila volontari per vigilare sulla corretta applicazione delle norme anti-contagio, in poche ore, ha aperto  un nuovo fronte del ‘tutti contro tutti’ nella maggioranza.
I  volontari, che dovranno lavorare gratis, con quali poteri potranno esercitare il controllo? E con quale formazione? E chi li coordinerà visto che dal Viminale hanno già fatto sapere che non ne vogliono sapere. Faranno di testa loro come se fossero tanti piccoli sceriffi? Ma per Boccia, queste questioni devono essere sembrate poca cosa rispetto alla possibilità di sottoporre a controllo le migliaia di giovani che non rispetterebbero le regole. Niente di serio, ma sempre meglio invocare ordine e sicurezza, come nei regimi totalitari, che darsi da fare per risolvere i problemi.
In realtà servono luoghi di incontro in cui la distanza non sia sociale ma solo fisica. Non serve cioè controllare, serve al contrario liberare le energie, la creatività, la possibilità di esprimersi. Per anni si è desertificata l’offerta culturale,  adesso ci si lamenta della movida e spuntano i controlli...
Arianna Manzi

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