Ryanair ha annunciato nuove rotte aeree e oltre 800 nuovi posti di lavoro in Italia per le figure di piloti, personale di cabina e ingegneri, a fronte di 5mila candidature ricevute.
In particolare, si tratta di cinque nuove rotte da Ciampino e Fiumicino nell’operativo invernale di Ryanair, che grazie alla ripresa del traffico nel nostro Paese punta a creare oltre 800 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri in Italia questo inverno: personale per il quale, ha spiegato l’ad Michael O’Leary, “finora abbiamo avuto più di 5 mila candidature”. Le cinque nuove rotte romane collegheranno in autunno Tallin, Riga, Fez, Amman e Agadir.
“In qualità di compagnia aerea più grande d’Italia, Ryanair è impegnata nella ripresa del settore del turismo, dell’occupazione e della connettività di Milano mentre cresce in tutta Europa e riporta i viaggi aerei ai livelli pre-Covid. Poiché Ryanair prenderà in consegna 55 nuovi B737-8200 “Gamechanger” questo inverno, siamo lieti di annunciare che alcuni di questi nuovi aeromobili saranno basati nei nostri 2 aeroporti di Milano, offrendo 9 nuove rotte da Bergamo e Malpensa e creando oltre 800 posti di lavoro in Italia questo inverno”, ha dichiarato il numero uno della compagnia Michael O’Leary.
“Con il ritorno della fiducia dei consumatori, chiediamo al governo italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani, che sta danneggiando la competitività degli scali italiani rispetto ai loro omologhi europei. L’abolizione di questa tassa faciliterebbe una rapida ripresa del traffico aereo, del turismo e dell’occupazione italiani grazie alle tariffe basse di Ryanair e al piano di crescita a lungo termine”, conclude O’Leary.
“Non temiamo la concorrenza di Ita, perché sarà una compagnia molto più piccola, con 50-60 aerei, circa il 60% della compagnia precedente, mentre Ryanair in Italia, per l’estate 2022 dovrebbe avere circa 200 velivoli. Questa riduzione di capacità è una sfida per Ryanair per cogliere le opportunità” ha detto O’Leary.
Secondoil manager irlandese, la nuova compagnia non andrà bene e sarà venduta a Lufthansa o Air France. “Anche la nuova compagnia riceverà soldi pubblici come la vecchia ma alla fine anche Ita fallirà“.