Asta btp. Sfiorato obiettivo dei 3 miliardi, tassi record: 3,89%

Il Tesoro ha collocato, nell’asta odierna, 2,88 miliardi di Btp con scadenza a marzo 2015: si tratta di un valore inferiore al massimo offerto, pari a 3 miliardi. Come nell’asta di ieri, volano i rendimenti che sono saliti al 3,89%, con un aumento dell’1,13% rispetto alla precedente asta di marzo.

Piazza Affari amplia il calo. Tonfo per di Piazza Affari dopo l’asta dei Btp: l’indice Ftse Mib segna una perdita dell’1,52%, l’Ftse All Share un ribasso dell’1,45%. Tra i titoli principali, male Ubi banca (-2,96%), Enel (-2,84%, che paga la cattiva giornata dei gruppi dell’energia in Europa), Monte dei Paschi di Siena (-2,82%) , Finmeccanica (-2,77%), Telecom (-2,66%) ed Eni, in ribasso del 2,55%. Lo spread si attesta sui 370 punti.

Negative anche Borse europee. Male anche l’Europa. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo massimo di collocamento nell’asta dei Btp italiani appesantisce le Borse europee: l’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cede poco più di mezzo punto, ma tutti i mercati nel mirino della speculazione cedono ampiamente: Lisbona -2,2%, Madrid -2% dopo aver perso quasi due punti e mezzo, Atene e Milano -1,7%. In un clima di notevole nervosismo e forti oscillazioni, sempre bene i titoli delle materie prime, passati in calo gli assicurativi e i bancari, con Commerzbank che cede il 3,5%. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra -0,42% – Parigi -0,50% – Francoforte -0,23% – Madrid -1,92% – Amsterdam -0,80% – Stoccolma +0,11% – Zurigo -0,24%.

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