Asta Btp: tassi al 4,83%. Spread in calo, sotto i 470 punti

All’ asta di oggi, il tasso dei Btp a tre anni, novembre 2014, è calato al 4,83% dal 5,62% di fine dicembre: assegnati tutti i 3 miliardi in offerta. Calano anche i tassi degli altri titoli in asta con il 3 anni luglio 2014, al 4,29%. Avvio brillante per Piazza Affari che, a circa mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni, si pone in testa ai rialzi che interessano tutte le borse del Vecchio Continente.

Cala inoltre  sotto i 470 punti il differenziale tra i titoli tedeschi a 10 anni e i Btp italiani. Lo spread è  a 463,5 punti con un rendimento al 6,49%. In calo anche il differenziale tra Bund e Bonos spagnoli a 323,3 con un rendimento di poco superiore al 5%. E intanto i depositi a un giorno fatti dalle banche presso la Banca centrale europea sono balzati a un nuovo record ieri, raggiungendo i 489,9 miliardi di euro.

La seduta prosegue positiva, anche per le Borse europee con il benchmark, lo Stoxx Europe 600 Index, che estendendo la sua avanzata in questa quarta settimana. Gli occhi sono puntati oggi sull’Italia che si prepara alla prima asta del 2012 sui Btp. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +0,49% – Parigi +0,78% – Francoforte +0,55% – Madrid +1,20% – Milano +0,73% – Amsterdam -0,02% – Stoccolma +0,08% – Zurigo chiusa.

Piazza Affari lima i rialzi dell’apertura a meta’ mattinata. Dopo aver guadagnato fino all’1,56%, il Ftse Mib sale dello 0,60% mentre il Ftse All Share avanza dello 0,61%. Continuano ad essere ben acquistate le banche con Mediobanca (+6,02%), premiata dall’accordo raggiunto sul riassetto della galassia Ligresti, e Unicredit (+4,13%), che continua a risalire sull’attesa di nuovi soci (i diritti dell’aumento di capitale balzano del 13,74%). Continuano i festeggiamenti di Fonsai (+9,95%), Premafin (+19,9%) e Milano Assicurazioni (+6,90%) per l’intesa raggiunta con Unipol (+1,94%), tornata a salire dopo una fase di incertezza dovuti ai timori per l’aumento di capitale che la compagnia dovra’ affrontare nell’ambito del piano di fusione con il gruppo dei Ligresti. Frenano il listino Tenaris (-1,97%), Prysmian (-1%) e l’Eni (-0,30%).

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