Vico Equense. “Da alcuni decenni molte ricerche che integrano biologia, medicina e fisica hanno dimostrato che la qualità elettromagnetica della Biosfera e del nostro habitat è in grado di determinare differenti reazioni sui vari organi del corpo umano e sul nostro stato di salute. Questi campi energetici, pur essendo di debolissima intensità, hanno un’altissima affinità biologica”. La “Bioenergetic Landscapes”, tecnica proposta dal bioricercatore, ecodesigner ed esperto nella salute dell’habitat Marco Nieri, deriva dai più recenti studi nel campo del bio-elettromagnetismo, e permette di misurare l’influenza che anche i campi energetici emessi dalle varie specie di piante possono esercitare sul funzionamento dei nostri organi e apparati. Se ne è parlato nel corso di una interessante presentazione che si è svolta nella Tenuta Astapiana – Villa Giusso, Vico Equense, primo parco bioenergetico del Sud-Italia con fascinosa location d’epoca. “Il semplice contatto fisico con un albero, come il noto ‘abbraccio degli alberi’, produce una reazione e modificazione del nostro stato fisiologico, solitamente molto favorevole per l’intero organismo umano, e per alcuni organi in particolare, in relazione alla tipologia della pianta con cui veniamo in contatto. Specifiche misurazioni permettono di verificare che le emissioni degli alberi, collocati per casualità o precisa intenzione in certe condizioni magnetiche del luogo, riescono a modificare, con le loro proprietà, l’ambiente elettromagnetico intorno ad essi, fino ad alcuni metri di distanza. In questo caso si ricreano vaste ‘aree bioenergetiche’ di grande beneficio per l’organismo” – spiega Nieri. “Sostare in questi spazi influisce favorevolmente sullo stress psico-fisico dell’organismo, alimenta energeticamente la funzionalità degli organi del corpo umano e il senso di benessere complessivo, la cui efficacia è confermata a sua volta da avanzate tecniche di misurazione con strumenti di biorisonanza e bioelettrografia”. Una nuova conoscenza si sta affermando a sostegno del valore terapeutico degli alberi. Un work-in-progress capace di generare nuove visioni e di avere un grande valore educativo soprattutto per le giovani generazioni, attendo nuovi orizzonti e sollecitando alla comprensione che si può instaurare un rapporto diverso e più profondo con la natura, per proteggerla e prendersene cura e allo stesso tempo ne possono beneficiare gli umani. All’interno della tenuta Astapiana (Villa Giusso), prima eremo camaldolese, è stato realizzato un percorso – con piantina da seguire indicante i punti e le aree energetiche favorevoli – che offre paesaggi e ambientazioni panoramiche suggestive. Qui è possibile concedersi soste e momenti di relax, sperimentando il potere rigenerante dell’energia delle piante e della natura, efficace per allentare le tensioni e perfino per individuare eventuali problematiche dell’organismo, da approfondire poi con l’ausilio dello specialista, attraverso il contatto e, meglio ancora l’abbraccio, con un secolare tiglio, un possente pino, un vigoroso ulivo, che “abitano” la tenuta arricchendola di un considerevole potere benefico sui visitatori. Lo studioso Marco Nieri, attraverso un’attenta selezione con relativo censimento, ha individuato più di 40 alberi, che creano differenti aree bioenergetiche favorevoli all’organismo, all’interno della tenuta Astapiana: un’estensione di 110mila mq. Il risultato è sorprendente: alcuni organi e/o apparati ne ricavano effetti benefici molto intensi. Nieri, oltre ad avere ideato il “Bioenergetic Landscapes” – innovativa tecnica per studiare gli effetti del bio-elettromagnetismo vegetale sul corpo umano, realizzando spazi verdi per il benessere in Italia e all’estero – conduce gruppi esperienziali in parchi, boschi e foreste dove illustra i meccanismi della benefica interazione biologica degli alberi e della natura sul nostro organismo.
Studi di ultima generazione hanno evidenziato che i campi bio-elettromagnetici emessi dagli alberi possiedono un’altissima affinità biologica, e pure una specifica risonanza con ciascun organo del corpo umano. Per quanto, va ricordato che le proprietà benefiche delle piante e degli alberi erano conosciute dai monaci camaldolesi ed essi nei secoli si sono adoperati per curare la foresta. E va ricordato che si giorni nostri, propri nel territorio circostante il Monastero di Camaldoli, in Toscana, si estendono le Foreste Casentinesi, tra le più vaste riserve forestali nazionali e patrimonio verde d’Italia. A suffragio delle proprietà curative degli alberi, vi è appunto la citata tecnica innovativa “Bioenergetic Landscapes”, mirata allo studio di tale relazione tra l’essere umano e la pianta. È dunque possibile misurare come e quanto essere a stretto contatto con gli alberi possa sostenere energeticamente il funzionamento dei nostri organi e apparati. In pratica, gli alberi riescono a creare specifiche “aree bioenergetiche” dove è consigliato soffermarsi, così da riuscire ad assimilare il potere rigenerante che da essi viene irradiato, e riescono a diffondere i loro benefìci in determinate direzioni, fino a molti metri di distanza. Dipende in quali punti si trovano e, soprattutto, se sono in corrispondenza di specifiche condizioni magnetiche del posto. Aree e punti di sosta si trovano lungo dei percorsi natura – belvedere, uliveto bioenergetico, lecceto artistico e, “come dimostrato da moderne apparecchiature diagnostiche, sostare in tali spazi produce un miglioramento dello stato energetico e della funzionalità degli organi del corpo umano; riduce in tempi brevi lo stress psico-fisico e aumenta il senso di benessere generale”.
Monastero seicentesco, casino di campagna ed ai giorni nostri dimora di fascino con 12 camere (con bagno privato, ad un costo tra i 120 ed i 200 euro, inclusa prima colazione), piscina immersa nel verde, un percorso fitness nella natura della Tenuta , dotata pure di un boschetto di lecci, oltre ad un’estensione ricca di tante essenze, undici ettari di bosco, i terrazzamenti coltivati, cinti dai secolari muretti a secco, i bei pergolati e il colonnato dove si svolgeva la passeggiata dei monaci affacciato sul Golfo e Montechiaro – altro antico casale di Vico Equense – : passo dopo passo, è possibile ritrovare se stessi in una dimensione assoluta. Poi, ci sono ancora, i giochi per i bimbi, la mucca Margherita, beniamina di tutti gli ospiti, e tantissimi uccelli cinguettanti e, immancabili, gli animali del bosco che la abitano discretamente. È possibile anche visitare l’azienda senza pernottare, e prenotare una delle molteplici esperienze giornaliere, come la degustazione dell’olio extravergine e altri prodotti tipici del territorio, in primis il Provolone del monaco che pare sia nato proprio qua, con i Camaldolesi, percorso fitness nella natura. Sulla terrazza che invita alla contemplazione, il regista Paolo Sorrentino ha girato per il film “È stata la mano di Dio”, la famosa scena del pranzo in campagna con la Signora Gentile. Quattrocento anni di storia, quattro maniere di far vivere un complesso: Eremo, Sito Reale, Opificio, Residenza di campagna hanno impreziosito il luogo.
In splendida posizione naturale, dominante la penisola sorrentina, la villa situata a 400 metri sul livello del mare, garantisce agli ospiti una location estremamente fascinosa e uno scenario di indubbia bellezza, con l’ampia vista quale ottima protagonista, unitamente al verde della natura, declinato in una serie di sfumature. Già da subito si ci sente meglio, soprattutto quando lo sguardo passa poi sull’azzurro del mare della Penisola Sorrentina, che fa da magico sfondo in un’accoppiata vincente di benessere.
In origine – nel 1604 – la Villa era un antico eremo camaldolese sorto per volere di Matteo di Capua, generoso feudatario di Vico Equense: fu lui a donare il terreno, dove furono realizzati il monastero con dodici celle per i monaci, la grande foresteria, il frantoio, la spaziosa cantina che tuttora conserva le botti storiche, i magazzini per il grano. Fino al 1807, fu abitato dagli eremiti finché, in quella data, l’allora re di Napoli Giuseppe Bonaparte soppresse gli ordini religiosi e ne incamerò i beni. Nel 1815 Gioacchino Murat, suo successore, vi trovò rifugio per qualche giorno, dopo la sconfitta subita nel conflitto contro l’Austria.
Il complesso rientrò nei siti reali fino al 1822, anno in cui fu acquistato dal banchiere genovese, duca Luigi Giusso che dispose l’impianto di un allevamento del baco da seta in considerazione della salubrità del luogo; per trasformarlo successivamente in dimora di campagna e azienda agricola.
Varie generazioni della famiglia Giusso si sono avvicendate per due secoli. Gli attuali discendenti – le sorelle Giulia ed Erminia Elefante e le loro figlie Giovanna e Micaela, (sesta generazione) – si occupano direttamente e curano con amore e passione, Tenuta Astapiana: agriturismo di fascino, incantevole dimora d’epoca seicentesca dalla bella architettura, con la piccola cappella ancora consacrata. Al primo piano, fa mostra di sé una magnifica cucina maiolicata – con forno a legna, ancora dotata del pentolame in rame, il pozzo – dove vengono servite la prima colazione e la cena, preparate dalle cuoche di casa. Mentre il terzo piano ospita il Museo della famiglia Giusso dedicato alla “Villeggiatura” del tempo che fu e ai ricordi di un passato che vale la pena ricordare. In ideale continuità con il passato, quando i monaci davano ospitalità ai forestieri, in questo piccolo paradiso contemplativo attualmente vengono accolti i viaggiatori e si continuano a produrre ortaggi e frutta, un olio extravergine dop, denominato “l’Astichiano”. Premi Nobel, luminari, vip, sono rimasti incantati dal maestoso scenario storico-naturalistico della Villa, dalla quiete di questi luoghi bellissimi, dal fruttuoso e rigenerante contatto con la natura, e dalle salutari delizie del palato, dei quali si può godere ad Astapiana – Villa Giusso da primavera fino ai primi giorni di novembre. Il primo Parco Bioenergetico della Campania, riserva dunque tante possibilità come provare varie experience: il percorso sensoriale – barefooting, la passeggiata a piedi nudi per stimolare i sensi e connettersi alla natura; il tree-hugging attività di abbraccio dei pini per avere un nuovo approccio alla natura; bioenergetic landscapes, con aree segnalate dove sostare in relax quanto di vuole, seduti sulle caratteristiche panche in legno o sulle sedute naturali in pietra, oppure sui muretti, in modo da ottenere i migliori effetti biologici; therapeutic landscapes, camminate al ritmo dell’impatto psico-emozionale che suscita l’ambiente naturale tra suggestivi “luoghi dell’anima” che arrivano dritti al cuore, mai uguali a se stessi; panorami, silenzi eloquenti, languidi tramonti, albe di rinascita, e tante altre meraviglie. Ancora, il pic-nic en plein air, esperienza che riesce a soddisfare puntualmente tutti i sensi. Un luogo contemplativo, dove passeggiare lungo i sentieri che un tempo percorrevano i monaci, con vedute ed una ricchezza di verde salutare che incantano gli occhi, riposano la mente e fanno bene allo spirito e al corpo. Astapiana Villa Giusso, via Camaldoli, 51 Arola – Vico Equense (Napoli)| Tel. 081 802 4847
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