Atene e Berlino affondano le Borse. Vegas. “No alla dittatura dello Spread”

La sconfitta della Merkel in Westfalia e lo stallo in Grecia dopo il voto dello scorso 6 maggio trascinano verso il baratro le Borse europee. E lo spread vola verso l’alto. La settimana per i mercati finanziari si apre nei modi peggiori. Sul mercato dei titoli di Stato il nervosismo è a fior di pelle. Lo spread tra il Btp decennale e il bund tedesco che sfiora i  430 punti. Va peggio per la Spagna con un differenziale che sfiora i 480 punti. Tiene solo la Francia, ferma a 140. E le Borse del vecchio continente vanno a picco. Dopo un’apertura in rosso si assiste ad una perdita che cresce di ora in ora. A Milano l’indice Ftse Mib lascia sul terreno circa il 3%. Ribassi oltre il 2% anche sugli altri principali listini europei. A Francoforte il Dax arretra del 2,65%, Parigi registra un tonfo del 2,54%. Maglia nera in Europa è Atene che lascia sul terreno oltre tre punti e mezzo seguita da Madrid con un meno 3%.

Debito pubblico: è record. l debito pubblico italiano a marzo raggiunge la soglia record di 1.946,083 miliardi di euro (a febbraio era a quota 1.928,226 miliardi e a gennaio era stato toccato il precedente record con 1.934,980 miliardi). E’ quanto risulta dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica.  Ma non preoccupa solo un debito pubblico che sfiora i due mila miliardi di euro.Nel mese di marzo le entrate tributarie sono scese del 3,6 % attestandosi a quota 26,237 miliardi di euro, ai 27,221 miliardi di euro incassati a marzo 2011. Nei primi tre mesi del 2012 le entrate tributarie si sono attestate a quota 83,168 miliardi di euro, in calo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Vegas. No alla dittatura dello spread. Lo spread è una “dittatura” che “attribuisce ogni potere decisionale a chi detiene il potere economico, nei fatti vanificando il principio del suffragio universale”. L’allarme è lanciato dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, durante l’Incontro annuale con il mercato finanziario, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “L’eccezionalità di quanto è accaduto nell’ultimo anno – aggiunge – pone le classi dirigenti di fronte alla necessità di tutelare il sistema democratico dal continuo assalto della speculazione”. Per Vegas le agenzie di rating hanno delle “carenze organizzative” ed ha ricordato che la Consob “è stata la prima tra le autorità europee a convocare esponenti di agenzie di rating”. Per il numero uno della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa bisogna oltre a scongiurare il rischio di possibili conflitti di interesse e assicurare la massima trasparenza “è necessario porre limiti rigorosi alle commistioni tra agenzie e soggetti che operano sul mercato. Inoltre, anche al fine di contenere gli effetti prociclici del rating è opportuno circoscriverne il valore regolamentare”.

“Stiamo vivendo un annus horribilis” per la crisi economica, ha proseguito Vegas. “A partire dal luglio 2011 – ha detto – si è manifestato in tutta la sua gravità l’evolversi della crisi, che affonda le sue radici nel dissesto finanziario internazionale del 2007-2008. Gli squilibri della finanza pubblica hanno segnato il passaggio a una nuova fase della crisi, quella del debito sovrano”.

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