Grecia: sì al piano Austerity. Atene brucia. Elezioni anticipate ad aprile

E’ stato approvato nella serata di ieri,  il piano di austerità richiesto dall’Unione Europea e dal Fondo monetario internazionale (Fmi), per ottenere in cambio la nuova tranche di aiuti da 130 miliardi di euro che ha l’obiettivo di salvare il Paese dal default. A favore delle misure presentate dal governo Papademos hanno votato 199 parlamentari, 74 i voti contrari. Oltre 40 deputati sono stati espulsi dai partiti della coalizione di governo per non aver appoggiato il piano.
Il voto è stato preceduto da un infuocato dibattito, nel corso del quale i rappresentanti del governo hanno evocato scenari drammatici per la Grecia nel caso di bocciatura del piano di austerità. All’esterno del Parlamento intanto si erano radunate migliaia di persone (80.000 secondo le autorità) per protestare contro le nuove misure.

Ma il voto è stato preceduto da dure proteste in città. Gruppi di manifestanti hanno letteralmente messo a ferro e fuoco il centrodi Atene, scontrandosi con la polizia e appicando incendi in banche, negozi e uffici. Almeno 54 persone sono rimaste ferite, ha riportato il ministero della Sanità. Anche a Salonicco ci sono state manifestazioni di protesta e almeno sei banche sono state danneggiate.

La polizia ha effettuato 22 arresti.

Oltre una decine di edifici della capitale greca sono stati mandati  in fiamme lungo le gradi arterie centrali Stadiu e Aeolu. Tra questi la biblioteca universitaria, due cinema, le filiali di due banche e almeno un caffe Starbucks.
La manifestazione era iniziata pacificamente è poi degenerata quando le frange più estremiste, black bloc, hanno iniziato a lanciare molotov e bombe carta contro la polizia che ha risposto con i lacrimogeni.

Elezioni ad aprile- Sono state anticipate ad aprile le elezioni legislative in Grecia. Ad annunciarlo, il portavoce del governo ellenico, Pantelis Kapsis, all’indomani del voto favorevole del Parlamento sul nuovo piano di austerità richiesto dall’Ue e dal Fmi per ottenere in cambio la nuova tranche di aiuti da 130 miliardi di euro che ha l’obiettivo di salvare il Paese dal default. A favore delle misure presentate dal governo Papademos hanno votato 199 parlamentari, 74 i voti contrari. Oltre 40 deputati sono stati espulsi dai partiti della coalizione di governo per non aver appoggiato il piano.

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