Atlantia scrive al vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis per denunciare la violazione delle norme europee da parte del governo italiano.
L’anticipazione arriva dalle colonne del Financial Times, secondo cui i vertici di Atlantia avrebbero reso noto come le norme contenute nel Milleproroghe abbiamo permesso al governo italiano di ridurre in maniera significativa il compenso da riconoscere al gruppo in caso di revoca delle concessioni, quindi di interruzione anticipata del contratto. Con una mossa neanche tanto a sorpresa la società allarga la discussione sulla revoca delle concessioni a una riflessione europea cercando una sponda da parte di Bruxelles.
Entra nel vivo il dossier Autostrade, che dovrà essere chiuso – con o senza accordo tra il governo e la società – nel giro di pochi giorni. Ma il dossier è delicato. L’accordo tra le parti sembra distante se non addirittura impossibile. Tra la domanda e l’offerta la distanza è abissale e le frizioni politiche fanno da contesto alla situazione. Il Movimento 5 stelle è assolutamente contrario alla revisione delle concessioni. Vuole e chiede la revoca. Dalle parti del Partito democratico la posizione è decisamente più soft. In caso di accordo con la società di potrebbe procedere con una revisione delle concessioni. Il tema è spinoso e rischia di dividere il fronte della maggioranza di governo. E arriva in un momento particolarmente delicato per il governo, alle prese con diversi fascicoli spinosi.