Un processo di rafforzamento della governance di Atlantia, con l’arrivo di due Ceo, uno dei quali focalizzato sulle attività estere. E poi l’avvio della procedura per la vendita di una quota di Aeroporti di Roma, fino al 49%, insieme ad un percorso per la valorizzazione di un pacchetto di Telepass, anche in questo caso rilevante. Sarebbe questa, secondo quanto riporta oggi ‘Il Sole 24 Ore’, la strategia messa a punto dalla famiglia Benetton che ieri ha tenuto a Treviso un Cda di Edizione e che si prepara a riscrivere la governance di Atlantia guardando anche ai mercati esteri.
L’articolo racconta che per la famiglia Benetton il prossimo anno rappresenta sotto diversi aspetti un banco di prova e ipotizza anche che, finito il mandato la prossima estate, il presidente di Edizione, Gianni Mion, decida di uscire di scena, con una scelta che sarà definita in prossimità del passaggio di consegne. La famiglia Benetton, invece, “seppure in un sistema che resterà collegiale, dovrà decidere un rappresentante interno che possa sostituire lo storico braccio destro di Gilberto Benetton. Improbabile l’innesto di un manager esterno”.
E’ evidente che su Atlantia potranno pesare le decisioni che il governo prenderà sulle concessioni di Autostrade per l’Italia ma gli azionisti si starebbero preparando a riscrivere – riporta il ‘Sole 24 Ore’ – governance e struttura di controllo di Atlantia ma anche a rivederne ruolo ed obiettivi in termini di investimenti attuali e futuri. La revisione del portafoglio porterà cassa per aprire nuove opportunità.
Sul fronte autostradale l’indiscrezione ripresa dal quotidiano ipotizza un impegno della società a procedere con un piano di investimenti massiccio sulle infrastrutture. Un pacchetto che complessivamente, tra denari e nuovi interventi sulle autostrade, varrebbe sugli 1,5 miliardi di euro. Sul fronte della governance, invece, si ipotizza la partenza a gennaio delle procedure per la nomina di un amministratore delegato. L’idea sarebbe quella di un vertice composto da ben due Ceo, uno più concentrato sulle attività casalinghe (Italia ed Europa), l’altro dal respiro più internazionale, per ampliare il portafoglio di investimenti della società.
E’ in questo contesto che nelle prossime settimane, in tempi stretti, arriveranno sul tavolo del Cda di Atlantia le partite legate alle Controllate Aeroporti di Roma e Telepass. Per la prima si avvia una procedura per la vendita fino al 49%, con l’ipotesi di un incasso attorno ai 5 miliardi. Per Telepass un’analoga valorizzazione. L’idea sarebbe quella di aprire il capitale a terzi, in particolare fondi pensione, fondi sovrani o infrastrutturali, capaci di portare Atlantia su altri mercati.
Il quotidiano ipotizza anche, per questo, la creazione di “veicoli in cui Atlantia non necessariamente dovrà ricoprire il ruolo di primo azionista o di controllo, pur avendo in capo la gestione degli asset”.