Già da qualche giorno vigeva in fin di vita in un ospedale di Sao Carlos, a poche centinaia di chilometri da San Paolo, inizialmente ricoverato a causa di un cancro ai polmoni. E’ morto oggi Nelson Prudencio, l’atleta 68enne vincitore di due medaglie olimpiche nel salto triplo, nonché vera e propria leggenda dell’atletica brasiliana. Fu uno dei protagonisti della cosiddetta Finale dei Record alle Olimpiadi del 1968 durante la quale, approfittando delle condizioni favorevoli dovute all'altitudine di Città del Messico, il record mondiale venne migliorato ben quattro volte, una delle quali dallo stesso Prudencio: il brasiliano, al quinto tentativo, saltò fino a 17,27 m superando di quattro centimetri il primato precedentemente stabilito dal sovietico Viktor Sanejev e di cinque centimetri circa la misura raggiunta da Giuseppe Gentile a inizio gara. All'ultimo salto Sanejev superò se stesso aggiudicandosi l'oro olimpico e lasciando a Prudencio l'argento e a Gentile il bronzo. Quattro anni dopo il brasiliano salì nuovamente sul podio, a Monaco di Baviera, preceduto ancora una volta da Sanejev e dal tedesco Jorg Drehmel.
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