Atletico – Chelsea si deciderà mercoledì prossimo allo Stamford Bridge. Intenso ma brutto, scialbo e avaro di emozioni questo primo atto della prima semifinale di Champions League che ha visto l’Atletico attaccare continuamente alla ricerca del gol ma che si è trovato davanti un Chelsea molto accorto e guardingo. Ne è uscita, quindi, una partita con pochi sussulti. Il Chelsea, d’altronde, come detto prima, è sceso in campo con un chiaro obiettivo: in primis non prenderle per giocarsi tutto in casa. Lo si capisce dalle scelte di Mourinho che, costretto a rinunciare ad Eto’o e Hazard, lascia in panca anche Oscar e Schurrle lasciando Torres solo in avanti con Willian e Ramires a supporto, ma solo in teoria. Del resto difesa a quattro e mediana arcigna con Mikel, David Luiz e Lampard con i due finti trequartisti a dar manforte. L’Atletico, in campo con Diego a supporto di Costa, attacca per tutto il primo tempo ma non impensierisce mai davvero Cech prima e Schwarzer poi. Infatti al 15’ il portiere ceco è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla spalla o al gomito che rischia di tenerlo fuori a lungo. Cech si fa male sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Koke tira direttamente in porta e lo stesso Cech riesce a disinnescare il pericolo ma Raul Garcia lo abbatte involontariamente e Cech cade male e pesantemente sul braccio sinistro. Mourinho è costretto al cambio chiamando in causa il quasi 42enne Schwarzer, reduce dalla prova non brillante di sabato contro il Sunderland. Il Chelsea si vede solo al 20’ con Cahill che va vicino al gol ma il gioco è fermo per blocco irregolare di Mikel su Courtois. Schwarzer viene chiamato in causa dal destro potente di Raul Garcia ma l’arbitro e gli assistenti non notano la deviazione. Al 41’ il Calderon grida al rigore sul destro di Diego Costa ribattuto da Azpilicueta ma non c’è nulla e dopo quattro minuti di recupero si chiude un primo tempo intenso ma scialbo. La musica non cambia nella ripresa con l’Atletico a far la partita e il Chelsea a cercare inutilmente il contropiede. L’emozione più grande, ed è tutto dire, arriva al 76’ con una punizione non irresistibile di Gabi ma diretta all’angolino con Schwarzer che si tuffa e devia in angolo. Lo stesso portiere australiano al 54’ viene graziato su un’uscita maldestra da Diego che calcia centrale e debole. Courtois si sporca i guantoni su Lampard e Torres che però non creano reali pericoli. Il Calderon grida al gol su colpo di testa di Arda Turan al 79’, la palla esce di un soffio ma c’è fallo. Non succede quasi più nulla se non una punizione dal limite per il Chelsea. David Luiz calcia alto, quindi il solito Costa ha una buona occasione in pieno recupero ma non riesce a dar forza al suo colpo di testa. È l’ultimo sussulto, si deciderà tutto mercoledì prossimo allo Stamford Bridge.
Sebastiano Borzellino