Il giorno dopo il meeting sovranista di Firenze, Matteo Salvini torna ad attaccare “l’Europa delle tasse”. In un video sul social X, afferma: “Sono a Bruxelles oggi da ministro per evitare una nuova tassa europea, questa volta sui porti italiani. Questa è l’Europa che non ci piace, quella della tassa sulle auto, sulla casa che costerebbe agli italiani fino a 50mila euro. La Lega vuole un’Europa diversa. Meno tasse e obblighi e più sicurezza”. Poi riserva un attacco alla presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola, la quale in risposta ai proclami dell’ultradestra radunata dal leader del Carroccio ha ricordato che esiste una maggioranza ampia a Bruxelles in grado di proporre una scelta europeista ai cittadini: “C’è chi ripropone l’inciucio con le sinistre, che ha portato l’Europa ai problemi di oggi, e chi pensa ad un futuro di benessere fondato su lavoro, sicurezza e libertà, guidato dal centrodestra unito anche a Bruxelles”, ha commentato Salvini in risposta in un altro intervento social.
La posizione del segretario leghista crea più di qualche imbarazzo negli alleati di governo. Già FdI aveva lasciato trapelare nervosismo per i toni di Salvini: “Siamo certi che la Lega conosca il limite che esiste tra i toni della campagna elettorale e la necessità di non compromettere la credibilità e gli interessi italiani”. Palazzo Chigi comunica che Metsola sarà ricevuta da Giorgia Meloni.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni riceve a Palazzo Chigi la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
“L’Europa se guardiamo gli ultimi 5 anni è stata più unita che mai ma dobbiamo essere sicuri che quell’unità si mantenga. Questo è ciò che voglio fare qui in Italia. Vengo da un tour nel Sud che ho fatto per ascoltare e assicurarmi che i cittadini possano contare sulla nostra unità. Non possiamo dare per scontati i nostri elettori. E’ questa la più grande sfida che avremo”: così la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola ospite al programma di Bruno Vespa ‘Cinque minuti’. “Non ho preso” le parole di Matteo Salvini “come una critica personale. Io sono venuta in Italia per parlare con tutti, ho un bel rapporto con tutti gli eurodeputati eletti dai cittadini italiani. Stiamo parlando ora di cosa vogliamo dall’Ue dopo le elezioni. Io voglio che gli italiani abbiano la possibilità di trovare dei candidati di cui possano fidarsi affinché noi possiamo continuare a costruire questo progetto europeo, che è fragile. Io sono convinta che solo il centro europeista può dare soluzioni al futuro dell’Ue”.
Un’alleanza di Giorgia Meloni con il Ppe? “Io non posso parlare per suo conto, ma la presidente la conosco molto bene, è una donna molto forte. Quando parla lei si vede che l’Italia conta. E’ una donna pro-Ue molto forte. Ed è per questo che noi contiamo su di lei. E io conterò non solo sulla sua amicizia ma sulla leadership”, ha detto ancora Metsola: “Quest’anno l’Italia prenderà la presidenza del G7, sarà un anno molto importante perché potremo vedere la presidente con i suoi ministri nella leadership di questi Paesi”.
Forza Italia, che a Bruxelles fa parte del gruppo dei popolari, lancia stoccate al Carroccio e mette in bilico gli equilibri nel governo: “La posizione di FI è parte integrante e fondante del Ppe, noi siamo europeisti, atlantisti e quindi non condividiamo assolutamente un nostro futuro con chi non vuole l’Europa, con chi non vuole la moneta unica, con chi sostiene tesi e posizioni che sono antieuropeiste, come le valutazioni espresse a Firenze dai rappresentanti dei partiti anti-Europa”. Queste le parole del capogruppo forzista alla Camera Paolo Barelli. “Salvini? Gli piacerebbe che la sua visione del centrodestra europeo potesse funzionare, ma il Ppe non è d’accordo. In Italia non ci saranno problemi ma quel disegno in Ue è poco plausibile”.
Antonio Tajani chiarisce: “Salvini è un alleato e può esserlo anche in Europa, ma noi non faremo mai un’alleanza con Afd e con la signora Le Pen. Questo è noto e non ha nulla che vedere con l’Italia e con il governo. Nessun inciucio, ma dobbiamo dare stabilità all’Europa ed essere realisti”. E a margine del del Transatlantic Award Gala Dinner organizzato dall’American Chamber of Commerce in Italy a Milano aggiunge: “In Europa sono per un’alleanza di centrodestra tra conservatori, liberali e popolari. La centralità di Forza Italia nella stabilità dell’Europa è un elemento imprescindibile nella prossima legislatura. Forza Italia è parte del Ppe e senza Ppe non si governa l’Europa”. Non c’è nessuna polemica con Salvini e non devo fare nessuno appello. Salvini farà le scelte che ritiene opportuno fare. Dico solo che se Salvini vuole allearsi con noi io sono sempre disponibile. Siamo alleati in Italia, non vedo perché non dovremmo esserlo in Europa”.
Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo, liquida così il leader della Lega: “È in campagna elettorale”. E aggiunge, “noi l’abbiamo iniziata prima di lui” e dovrebbe ricordarsi che il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani “non sbaglia mai”. Il riferimento è all’affermazione del ministro delle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio, secondo il quale il leader degli azzurri “sbaglia” a dire che non si alleerà mai con forze anti-Ue come il Rassemblement National di Marine Le Pen e con Alternative fuer Deutschland. Salvini, continua Martusciello, “sa quanto noi che in Europa non si vota con il maggioritario, ma con il proporzionale puro: le maggioranze si compongono il giorno dopo le elezioni. Il 10 giugno i segretari dei partiti avvieranno le decisioni. Noi siamo in campo con i nostri valori, in maniera molto chiara”.
Presso la Fortezza da Basso, la kermesse dei sovranisti europei organizzata dalla Lega di Matteo Salvini. In sala la colonna sonora è partita con ‘il mio canto libero’ di Lucio Battisti, brano che rievoca il titolo stesso dell’evento ‘Free Europe!’, tra le hits, sempre sul tema, ‘la Libertà’ di Giorgio Gaber.
Ad aprire l’incontro il video-messaggio di Marine Le Pen, leader del Rassemblement National. A seguire prendono la parola gli altri ospiti stranieri, con delegazioni al tavolo che arrivano da Francia, Bulgaria, Polonia, Romania, Danimarca, Estonia, Repubblica Ceca, Fiandre (Belgio), Austria, Paesi Bassi, Germania e Italia.
Le Pen (Francia): “Ue ci vede come merci e danneggia i nostri popoli. La Ue svilisce la nostra storia e le nostre culture, la Ue ci vede come merci e danneggia i nostri popoli”, afferma Marine Le Pen, nel videomessaggio inviato a Firenze per la kermesse europea voluta dalla Lega. “Per la signora von Der Leyen l’immigrazione non è un problema, ma un progetto”.
A farle eco è Kostadin Kostadinov, ospite bulgaro della kermesse: “Oggi la Ue è una minaccia per l’Europa, il problema maggiore è la crisi demografica, non esiste stato europeo che non sia toccato. I migranti mettono a repentaglio il futuro dell’Europa, le elite dominanti ci fanno rimpiazzare con i migranti, con gli stranieri. Noi vogliamo essere padroni e non ospiti nei nostri paesi. Elite Ue ci rimpiazzano con gli stranieri’.
Simion (Romania): “Von der Leyen e Timmermans sono pazzi e malati. Noi lottiamo per patria, famiglia e Dio, e per la libertà. La sinistra vuole cancellare la famiglia naturale, noi siamo per il diritto naturale. Dante ha regalato la Commedia, tante lezioni ancora attuali. L’inferno lo vediamo in Europa, abbiamo i migranti irregolari, perso le fabbriche, perso l’identità nazionale e il declino del cristianesimo. E ci impediscono di usare padre, madre e Natale. Von der Leyen e Timmermans sono pazzi, malati. Noi ora vogliamo passare al Purgatorio e poi in Paradiso”, aggiunge, tornando alla Commedia di Dante, dopo aver ‘descritto’ la Ue come l’Inferno di oggi.
Anche Andre Ventura di Chega, dal palco leghista di Firenze dice “basta con i burocrati, vogliamo dire noi come vogliamo vivere, dobbiamo costruire un fronte unico in Europa, contate su di noi, la forza di Chega in Portogallo, facciamo vedere a Bruxelles cosa vogliamo”.