I ribelli libici si preparano a un assalto in forze verso il bunker di Muammar Gheddafi a Tripoli. Dall’ultimo checkpoint a nord del bunker del Rais si aspetta il momento giusto per dare il colpo finale al Rais. “Verrà lanciato nelle prossime ore”, assicurano i libici accampati in un parco nei pressi del checkpoint. La strada da Zawiah e la capitale è completamente libera e nelle mani degli insorti. La caserma della 32/a brigata corrazzata guidata dal figlio 28.enne del rais, Khamis Gheddafi, è semidistrutta e al suo interno si levano colonne di fumo che spargono un odore acre. Una parte consistente di ribelli si sta dirigendo invece a sud verso l’aeroporto, dove sarebbero ancora in corso violenti scontri con i fedelissimi del Rais.
Il leader del Cnt Abdel Jalil, in una conferenza stampa a Bengasi, assicura che “Gheddafi avrà un processo equo, perché tutto il mondo possa vedere alla sbarra il più grande dittatore della Terra”. “I due figli di Gheddafi, Saif al Islam e Mohammed, sono nelle nostre mani in un luogo sicuro”, ha aggiunto Jalil. La guida politica dei ribelli libici ha spiegato che durante l’arresto di Mohammad c’é stato uno scontro a fuoco tra i ribelli e la sua guardia del corpo, con morti e feriti ma “Mohammad e la sua famiglia tuttavia non sono stati colpiti”. Jalil ha detto di non sapere dove sia Gheddafi “se è ancora in Libia o è riuscito ad uscire dal paese”. Al momento, ha fatto sapere il capo del Cnt, “non ci sono negoziati tra i ribelli e la corte penale internazionale riguardo il figlio di Gheddafi, Saif al Islam, catturato ieri”. Abdel Jalil ha anche precisato che per ora nessuno è entrato nel compound di Gheddafi. Il Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt) si prepara, intanto, a trasferire la propria sede da Bengasi a Tripoli. Si stanno preparando dei ponti aerei da Bengasi a Tripoli anche se questo piano sarebbe ostacolato da alcune sacche di resistenza. Gli abitanti di Tripoli e i ribelli che da ieri controllano la città, nonostante alcune significative resistenze da parte dei lealisti al Rais, hanno cambiato nome alla Piazza Verde, simbolo del regime di Gheddafi, ribattezzandola ‘Piazza dei Martiri’.