‘Scelsi lo sci. Ricordo molto bene le prime gare, le vittorie, le sconfitte, gli allenamenti, mi sembrava tutto un gioco. Fino a quando le cose non cominciarono a farsi serie. Mio fratello ad un certo punto scelse una vita più ‘normale’, io continuai per la mia strada, ed era più il tempo che passavo in montagna che quello a casa’, parla così nella sua biografia online Alberto Tomba, che spegne ogni 50 candeline, esattamente come il numero delle sue vittorie in Coppa del mondo. Un traguardo importante per ‘Tomba la Bomba’, così era noto a livello internazionale per lo stile che aveva di piombare sulle piste da sci, dove fu indiscusso protagonista dal 1986 al 1998.
Io credo che ad Alberto vada l’augurio grande di tutti gli atleti, i tecnici, gli appassionati della Fisi e il mio personale, ha detto il presidente della Fisi, Flavio Roda nel fare gli auguri di compleanno al campione, per tutto quello che ha saputo dare allo sci italiano e al movimento complessivo degli sport invernali in Italia e non solo.
Tra le medaglie più importanti spiccano due ori olimpici in slalom gigante, l’oro olimpico in slalom speciale a Calgary 1988 e due ori ai Mondiali del 1996. Lo sci del resto era scritto nel suo dna: ‘Sono nato a Bologna in pieno inverno, poco prima del periodo natalizio, il 19 dicembre 1966, sotto il segno del Sagittario’, racconta Tomba: ‘Chi se ne intende, dice di riconoscere in me tutte le caratteristiche principali di questo segno: sono combattivo, vitale, energico, e non ho mai mollato anche quando i tempi erano duri ed ero solo agli inizi’.
Originario di Castel de’ Britti, frazione collinare di San Lazzaro di Savena presso Bologna, Tomba impara a sciare sugli Appennini, perfezionando il suo stile a Cortina d’Ampezzo, grazie a Roberto Siorpaes, suo allenatore fino ai 18 anni. A diciassette anni, inizia le competizioni a livello agonistico, gareggiando in Svezia con la squadra C2 in Coppa Europa e nel 1984 è promosso nella squadra C1 partecipando ai Mondiali juniores di Sugarloaf, negli Stati Uniti e avanzando poi nella B. Durante l’anno continua a incassare successi, fino a raggiungere la squadra A nella stagione successiva.
Dopo aver vinto tre gare in Coppa Europa, esordisce in Coppa del Mondo nel 1985 a Madonna di Campiglio con lo slalom speciale, poi in Svezia l’anno seguente arriva sesto nella gara vinta da uno dei suoi futuri più grandi rivali, Pirmin Zurbriggen, conquistando così i suoi primi punti in Coppa del Mondo. Grazie al podio della Gran Risa, Tomba viene selezionato per i Mondiali del 1987 in Svizzera e lì conquista la medaglia di bronzo in slalom gigante. Tra il 1987 e il 1988 arrivano i primi successi, accompagnati dalla notorietà: la prima vittoria è nello slalom speciale di Sestriere, dove vince due gare, la seconda davanti al suo idolo Stenmark. Stagione ghiotta per Tomba, che vince ben 9 gare.
Il 1988 è anche l’anno delle prime Olimpiadi invernali per ‘la Bomba’, durante il quale mette al collo la sua prima medaglia d’oro. Una gara importantissima per lo sciatore e per lo sci italiano, tanto da spingere la Rai a trasmettere in diretta la seconda manche, costringendo Raiuno a interrompere il Festival di Sanremo. Tanti i successi, anche con il team composto da Gustav Thöni e Giorgio D’Urbano, che segue lo sciatore fino al 1996, nonostante la stagione 1989-90 non sia brillante come quella precedente. Vince in gigante conquistando la coppa del mondo di specialità, ma durante la gara esce di pista, rompendosi due costole. La stagione 1991-1992 è quella della rimonta, con Tomba protagonista della Coppa del Mondo: nove le vittorie, quattro secondi posti e due terzi posti.
A Lillehammer 1994, in Norvegia, conquista l’argento nello slalom speciale, rimontando dal dodicesimo posto e a fine stagione vince la coppa di cristallo di slalom speciale. Tra il 1994 e il 1995 Tomba riporta in Italia la Coppa del Mondo generale vent’anni dopo l’ultimo successo di Thöni, chiudendo la stagione e conquistando il titolo con la partecipazione alle sole gare tecniche con undici vittorie, di cui sette consecutive nello slalom. Avendo vinto tutto, e dopo 10 anni di successi Tomba inizia a pensare di ritirarsi. La carriera la chiude nel 1998, a fine stagione, aggiudicandosi la vittoria dello slalom speciale delle finali di Coppa del Mondo di Crans-Montana, nel posto in cui aveva vinto la prima medaglia della sua carriera.
aveva vinto la prima medaglia della sua carriera.