Dopo ore ed ore di ricerche nel bel mezzo dell’ oceano, sono state tratte in salvo 109 persone dal naufragio di un barcone con a bordo circa 200 avvenuto ieri a nord dell’isola di Christmas Island, probabilmente tutti afghani e diretti in Australia dall’Indonesia. Tre corpi sono stati recuperati oggi, e si teme per la sorte di oltre 80 persone. Il naufragio è avvenuto entro la zona di ricerca e soccorso dell’Indonesia, le squadre di soccorso indonesiane coordinano le operazioni, con l’assistenza delle autorità e dei mezzi australiani. Il ministro dell’Interno australiano, Jason Clare, ha detto che circa 40 dei sopravvissuti sono stati trovati aggrappati allo scafo rovesciato della barca ieri pomeriggio, altri a vari detriti galleggianti, in un’area larga fino a due miglia nautiche. Un aereo militare australiano ha raggiunto la zona e ha cominciato a scaricare zattere di salvataggio capaci di contenere fino a 40 persone. Quattro navi mercantili, due motovedette australiane cinque aerei sono impegnati nella ricerca dei naufraghi. Secondo il ministro Clare, i profughi avrebbero potuto salvarsi se la barca, quando ha cominciato a trovarsi in difficoltà, avesse seguito gli avvertimenti delle autorità marittime di invertire la rotta verso l’Indonesia.
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