La proposta di reintrodurre la pena di morte, lanciata dal leader populista Frank Stronach, ha suscitato molte polemiche. Oggi, un’intervista rilasciata alle Vorarlberger Nachrichten, Stronach ha sdrammatizzato, affermando: si riferiva ‘solo’ ai killer di professione e comunque è solo una opinione personale non inclusa nel programma del suo partito, Team Stronach, che si candida quest’anno per la prima volta. In un comunicato, Stronach precisa che in un certo senso approva “la pena di morte per i crimini contro l’umanità e contro lo stato e la sua istituzione”, ma che comunque si tratta di “una sua opinione”, condizionata forse anche dal fatto che vive “da decenni in Nordamerica”. Il miliardario di origini austrocanadese ha vissuto in Canada ma anche lì la pena morte è stata abolita da tempo. “Per crimini di mafia e terrorismo dovrebbe esserci zero tolleranza in politica”, ha detto Stronach aggiungendo di avere comprensione per i paesi che hanno ancora la pena capitale. I colleghi di partito invece hanno preso le distanze ed hanno precisato di non condividere le sue idee e per questo la proposta non compare nel suo programma politico.
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