Al vaglio la possibilità di sostituire gli specchietti con alcune telecamere
Chi ogni giorno prende la propria auto per andare a lavoro o in qualunque altro posto, avrà avuto a che fare con i fastidiosissimi angoli ciechi, le aree intorno al veicolo che non possono essere osservate dal conducente. Ebbene, finalmente l’incubo di tanti automobilisti potrebbe diventare solo un brutto ricordo. Se solo cambiare gli specchietti con le tecnologie di ultima generazione fosse legale.
La settimana scorsa, durante il Consumer Electronics Show a Las Vegas, la casa automobilistica Bmw ha mostrato il prototipo di una macchina con al posto degli specchietti alcune telecamere che, secondo la casa tedesca, darebbero una maggior copertura ottica. Gli apparecchi sono in tutto 3: due laterali e uno montato sul retro del veicolo. Ciò che le telecamere vedono verrebbe, poi, riprodotto in un monitor montato al posto dello specchietto retrovisore.
Bmw però non ha specificato quando i ‘nuovi specchietti’ potranno essere montati sui suoi veicoli. Questo dipende in parte anche dal governo degli Stati uniti, dove la legge li definisce, appunto, ancora specchietti. E’ sicuramente un’ottima idea, che potrebbe risolvere annosi problemi di vista. Maggiori ricerche dovranno però essere condotte per capire se la ‘nuova’ tecnologia possa infastidire gli automobilisti o meno. “Idealmente è qualcosa che ogni conducente può usare e capire”, ha detto Luke Neurauter, un ricercatore del Virginia Tech’s Transportation Institute. Ovviamente, è possibile “vedere di più con le videocamere, ma può chi guida calcolare la distanza di una macchina, la sua velocità e fare un cambio di corsia senza problemi?”
Comunque, questa è solo l’ultima di una serie di trovate per montare le telecamere al posto degli specchietti. Nel 1969 venne progettata una Chevrolet Impala cabriolet dove al posto dello specchietto retrovisore, era stato posizionato uno schermo largo sei piedi. Ovviamente poteva funzionare solo sulle cabrio e ovviamente l’idea non fu presa sul serio. Oggi però le cose sono diverse. “Non c’è più una grande barriera tecnologica o di prezzo”, ha spiegato Michael Flannagan, un professore alla University of Michigan’s Transportation Research Institute. “Il fatto che esistano così tanti sensori per il parcheggio, ha portato la tecnologia dei veicoli a migliorare rapidamente”. Flannagan ha poi sottolineato che il miglior modo per aumentare la sicurezza è proprio come sta facendo Bmw. Ma nessuna ricerca è stata condotta finora per dimostrare la reale efficienze di questo sistema che potrebbe sostituire gli specchietti. Non resta che attendere.
Alessandro Moschini