Il Parlamento ha introdotto una disposizione che permette al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di poter modificare l’art. 78 del Codice della Strada; stiamo parlando della legge “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” GU n.228 del 14-9-2020 e dell’art.49, che rendono la conversione di auto a GPL e metano più semplice.
In questo modo non sarà quindi necessario aspettare che venga modificato il Codice della Strada, operazione ben più complessa, ma si potrà intervenire sull’art.78 con Decreto Ministeriale e andare ad apportare dei cambiamenti costruttivi alle modalità previste oggi per l’aggiornamento necessario della Carta di Circolazione quando si installa in auto un impianto GPL o metano e si sostituisce (obbligo decennale) il serbatoio.
Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas, spiega che questo consentirà di procedere all’installazione di un impianto a gas o alla sostituzione del serbatoio GPL “senza dover effettuare la visita e prova alla presenza di un funzionario della Motorizzazione”.
Andrea Arzà, presidente Assogasliquidi/Federchimica, dichiara che si tratta di una norma attesa e che “permette finalmente al Ministero di snellire e semplificare anche le procedure per la sostituzione decennale dei serbatoi di GPL degli autoveicoli, superando i ritardi, in qualche caso di quasi un anno, nelle attività di verifica e prova presso le Motorizzazioni. Il nostro auspicio è che si possa giungere in tempi brevi all’adozione del decreto e che si consenta alle autofficine appositamente equipaggiate ed attrezzate di poter svolgere le operazioni anche amministrative connesse alla sostituzione dei serbatoi”.
Lo scopo di queste semplificazioni è quello di riuscire a superare le problematiche riscontrate finora, con una maggiore possibilità per i cittadini di usare l’alimentazione a GPL della propria auto e risparmiare ottenendo vantaggi economici sul rifornimento ma anche riducendo le emissioni nocive nell’aria. Altro beneficio da non sottovalutare è la possibilità di circolare nei centri urbani nei giorni di blocco del traffico per inquinamento.
Sicuramente, se lo Stato introducesse degli incentivi, sarebbe più semplice e conveniente convertire il parco auto circolante (in Italia molto datato e purtroppo inquinante) con motorizzazioni alimentate a gas. Gli effetti positivi si ripercuoterebbero sia sull’ambiente, che a livello fiscale e nell’indotto. La speranza di Andrea Arzà è che il Governo ed il Parlamento accettino in qualche modo la proposta di incentivare il retrofit a GPL e metano delle auto di classe euro 4 e 5 a benzina e gasolio. Lo scopo? Aiutare tutti quei cittadini che purtroppo oggi non si possono permettere una nuova auto a convertire a gas la vecchia vettura.
L’auspicio è che arrivino presto il decreto attuativo e le procedure semplificate. I benefici che apporterebbe questa novità sono molti, non solo fiscali ma anche per l’indotto; pensiamo infatti a tutte le officine che fanno le conversioni e alle varie imprese dell’industria del GPL, di cui l’Italia è leader mondiale.