“L’Italia è un mosaico di territori dalla potenzialità straordinaria. Ciascuno ha risorse che meritano di essere valorizzate e messe in rete. Per rafforzare il sentimento di identità nazionale che ci deve legare”. Temi concreti. A partire dalla infrastrutture alla sicurezza, alla digitalizzazione, alle politiche sociali a sostegno delle famiglie e delle natalità. Sfide decisive, ha sottolineato il presidente del Consiglio. “Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina ci hanno proiettato in un mondo nuovo. E in u contesto geopolitico di fronte al quale non possiamo rinunciare all’unità e a una visione di lungo periodo.
“Le criticità strutturali sono figlie delle politiche poco lungimiranti del passato. Pensiamo all’energia – ha detto Meloni – la Ue e l’Italia hanno aumentato le misure di dipendenza. L’energia è solo un esempio. Dobbiamo fare di tutto per rimediare, trovando misure comuni. Ma non possiamo aggiungere alla miopia del passato l’egoismo del presente”. Il riferimento è alla riforma del Titolo V del 2001 che ha accresciuto la conflittualità da Stato e Regioni. Ora è tempo di recuperare con una visione di collaborazione in un quadro unitario, è il ragionamento del capo del governo.
Riflettori puntati anche sul Pnrr. Meloni ha ricordato le critiche del governatore Fedriga per il mancato coinvolgimento dei presidenti di Regione. “Critiche che io stessa – ha ricordato – ho espresso in un’altra posizione. Contro l’esautoramento del Parlamento che ha votato senza conoscere il piano. “Per questo abbiamo attivato una cabina di regia. Pensando anche a un coordinamento a medio e lungo termine con Regioni, province ed enti locali”.
Il governo – ha ribadito – ha messo in campo iniziative per operare sul presente. “Penso agli 8 miliardi euro per le materie prime e le opere indifferite. Avremmo voluto fare di più e meglio. Ma di fronte alla situazione che abbiamo di fronte abbiamo fatto il massimo. Dobbiamo lavorare per priorità. A partire da rafforzamento del piano sanitario nazionale”. Ben venga l’autonomia differenziata. “Ma non deve mai essere un pretesto per lasciare indietro pezzi di Italia. L’auspicio del governo – ha concluso la Meloni – è che possa costituire per i territori un giusto stimolo per colmare i gap infrastrutturali, economici e sociali”.