Da lunedì hanno di fatto bloccato i collegamenti e reso difficile gli spostamenti su tutta la Sicilia. Si tratta degli autotrasportatori aderenti alle sigle Aias e Aitras e dei lavoratori dei movimenti “Forza d’urto” e “Movimento dei Forconi”. I lavoratori sono scesi in piazza contro “la classe dirigente sorda – dicono gli organizzatori – alle richieste d’aiuto da parte di categorie di lavoratori vittime di una crisi non più soltanto economica, ma sociale”. Disagi si registrano in tutte le province: i distributori di carburante sono ormai a secco e anche le ultime pompe di benzina che fino a ieri venivano prese d’assalto da decine di automobilisti oggi esibiscono i cartelli con la scritta “esaurito”. Stessa sorte per i supermercati, dove sui banconi cominciano a scarseggiare i prodotti alimentari. Ieri mattina al coro di protesta degli autotrasportatori si è aggiunta la voce dei pescatori, che hanno organizzato un presidio di fronte all’ingresso principale del porto di Palermo. Lo sciopero continuerà fino a mezzanotte di venerdì. Oggi a Palazzo d’Orleans c’è stato un incontro tra il governatore siciliano Raffaele Lombardo, i prefetti delle nove province e i leader della protesta. “Ho chiesto con una lettera un confronto col premier Monti su alcuni punti delle rivendicazioni poste dal movimento che sta protestando in Sicilia, dalle accise sulla benzina ai costi dei trasporti”. Lo ha dichiarato il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, a conclusione del vertice con i prefetti e le delegazioni dei manifestanti.
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