C’erano mille persone, al Teatro Quirino di Roma, per la prima manifestazione di ‘Azione Nazionale’. Il nuovo soggetto politico si presenta come movimento degli italiani e, al Quirino, s’è in effetti vista una destra diversa da quella a cui ci siamo abituati negli anni, perché è una destra senza leaderismi e senza gerarchie. Una destra extra-parlamentare. Protagonisti dell’evento, sul palco, amministratori locali e regionali, esponenti di categorie , sindacalisti, ricercatori, rappresentanti di associazioni. Sono spicchi eterogenei d’Italia, ma con il comune riferimento ai valori e alla cultura della destra. Sono giovani e hanno tanta voglia di ricostruire la destra e di sperimentare un nuovo modo di fare politica superando le macerie, i rancori, le delusioni degli ultimi anni. ‘Nasce un movimento, non nasce un partito’, ribadisce Fausto Orsomarso, il portavoce di Azione Nazionale. Solo una destra unita e forte, popolare e ragionata può ispirare la rinascita di un centrodestra aperto alla partecipazione e costruito dal territorio, davvero alternativo alla sinistra renziana e all’antipolitica, nei metodi e nei contenuti. Un altro punto emerso nella manifestazione è che la destra italiana non è all’anno zero. Giovinezza, classe dirigente di quarantenni, volti e temi nuovi non vogliono dire rottamazione . ‘Azione Nazionale’ intende inserirsi nella storia della destra italiana. E respinge il tentativo di rimozione di questa storia negli ultimi vent’anni, i vent’anni in gran parte rappresentati dalla vicenda di Alleanza Nazionale e della sua esperienza di destra di governo. I tempi sono cambiati e l’Italia sta vivendo una nuova stagione politica, quindi, non per rimpiangere il passato, ma per guardare avanti. L’intervento di Orsomarso è stato preceduto da quello di Pasquale Viespoli, presidente del comitato dei promotori di ‘Azione Nazionale’. Viespoli evidenzia un contenuto ideale forte della destra di sempre, che è il senso dello Stato. Senso dello Stato non vuol dire statalismo ma un principio cardine di direzione politica e sociale: ‘Un Paese senza Stato è un Paese senza unità. E la destra non può dirsi realmente sovranista se non recupera questa cultura’. In sala ci sono Gianni Alemanno e Giuseppe Scopelliti. Dal palco ha portato il suo saluto, all’inizio dei lavori, Francesco Storace, che augura scherzosamente alla platea ‘buona destra a tutti’. Alemanno dice che aver visto più di mille persone arrivare da ogni parte d’Italia è la dimostrazione che l’area di destra è viva e vitale e chiede rappresentanza: ‘Azione Nazionale nasce per questo. Siamo contrari al verticismo che caratterizza l’attuale centrodestra , per questo vogliamo unire liste civiche, circoli locali, associazioni, società civile e utilizzare Internet, per creare una rete’. La manifestazione è durata tre ore.
Cocis