Bagno di folla a Milano per Giorgia Meloni. Delirio politico sulla ‘Stampa’ di Massimo Giannini

“Il Pd è diventata una forza radicale, di sinistra. E Letta ormai sembra Fratoianni. Quelli pericolosi, e impresentabili, sono loro: stanno accendendo le piazze e dopo il 25 settembre rischiamo di trovarci con fortissime tensioni sociali”. Lo dice Giovanbattista Fazzolari, responsabile per il programma di Fratelli d’Italia e uno fra i principali collaboratori di Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘la Repubblica‘.

Sull’aumento dei costi energetici di cui ha parlato Guido Crosetto, Fazzolari spiega: “Crosetto ha sostanzialmente auspicato, da parte delle forze politiche che staranno all’opposizione, lo stesso atteggiamento responsabile che ha avuto FdI con Draghi. Non mi sembra che sia andato oltre. Semplici parole di buon senso. Il Pd, però, va in direzione diametralmente opposta”.

Letta, osserva il senatore FdI, Fazzolari “ci accusa di essere la peggiore destra della storia, di voler fare il colpo di mano sulla Costituzione, noi ci diciamo disponibili a confrontarci anche in una bicamerale ma la nostra proposta viene bocciata. E quindi come vuole farla l’opposizione? Con la violenza di piazza e la lotta eversiva?”. E avverte: “Se si radicalizza lo scontro in questo modo, si finisce per fomentare le tensioni sociali, humus sul quale nasce anche il terrorismo”.

“E’ una campagna elettorale molto violenta da parte degli avversari, si riesce a parlare poco ai cittadini, la sinistra preferisce passare la giornata a cercare di costruire il mostro. Non hanno argomenti, è normale che parlino di noi anche se queste cose non sono normali”, ha detto la Meloni, durante il comizio in piazza del Duomo.

Un bagno di folla, quello di Giorgia Meloni, che ha poi concluso il suo intervento rivolgendo ai cittadini un appello al voto. “Penso che il centrodestra sia pronto, Fratelli d’Italia è pronta – ha detto Meloni – il primo punto è capire se siete pronti voi. Se siete pronti vi dovete ricordare due cose: non abbiamo ancora vinto niente, io prima combatto le battaglie quindi non ci si distrae fino al 25. Il 25 settembre tutti a votare”.

“Mi sono molto innervosita oggi, io non sto leggendo niente, non guardo i talk, vado avanti per la mia strada, continuo a parlare con i cittadini, non mi interessano i detrattori ma c’è un limite a tutto. Quel limite va denunciato. Pochi minuti fa mi imbatto in un video di una manifestazione del Pd alla quale c’era Letta plaudente con il governatore pugliese Emiliano, che dice parlando di noi ‘la Puglia sarà la Stalingrado d’Italia, qui non passeranno, devono sputare sangue’. Voglio sapere da Letta se questi si possono definire toni degni di una campagna elettorale in una democrazia”, ha raccontato la leader di FdI. Applausi dalla piazza. “Mi sono stufata dell’irresponsabilità che sto vedendo in questa classe politica – ha aggiunto Meloni – Se io smetto di far politica non hanno programmi per i prossimi 5 anni. Le fake news che sto leggendo non si contano”.

“Il secondo punto – ha aggiunto – è che questa legge elettorale è pessima, lo ha detto pure Letta, peccato che sia una legge del Pd proposta col voto di fiducia. Ha un solo vantaggio, è facile votare: non dovete che fare una croce sul simbolo di fratelli d’Italia. Il 25 sarete voi a dirmi se la nazione è pronta”. Poi la Meloni è tornata sul tema del possibile inciucio, tema trattato – con una teoria astrusa – anche dal direttore della Stampa Massimo Giannini, che si era spinto fino al punto da ipotizzare una ‘convenienza’ della destra a un governo di unità nazionale.

Massimo Giannini  firma sulla Stampa un surreale articolo sul “draghismo della sorella d’Italia’, è lo stesso che, dopo l’ultimo sondaggio che dà la Meloni stravincente con il centrodestra, elabora una curiosa teoria secondo cui Fratelli d’Italia, per paura di governare, sarebbe quasi speranzosa di non vincere per fare un governo di unità nazionale con il battesimo di Draghi. Un vero delirio politico.

“È evidente che a Giorgia Meloni non conviene vincere le elezioni. Sulla carta ha l’occasione della vita…”, esordisce Giannini nel suo editoriale in prima, per poi spiegare che quell’occasione della vita – a suo avviso – non è tale e che lei lo sa bene…

“In teoria, le condizioni per raccogliere con entusiasmo questa sfida ci sono tutte. Ma in pratica, chi glielo fa fare questo battesimo del fuoco a Palazzo Chigi, in una delle ore più buie della Storia? Dopo aver festeggiato il probabile plebiscito nelle urne, che speranze ha di salvare davvero l’Italia, tra la minaccia neo-imperiale di Putin e la crisi del gas, una famiglia su tre che non può pagare le bollette e 120 mila imprese che rischiano la chiusura, l’inflazione al 9 per cento e la Bce che alza i tassi di interesse?”.

“Con questo intero gregge di mucche in corridoio, si capisce che qualche Fratello d’Italia cominci a mettere già le mani avanti e a fantasticare un’altra volta di unità nazionale e di governo dei migliori, per vedere di nascosto l’effetto che fa. Guido Crosetto, in una destra drammaticamente povera di classe dirigente, non è uno qualunque: se si spinge a dire che ‘Giorgia non arriverà alla guida del Paese per fare la donna sola al comando’ e che ‘per il bene dell’Italia chiamerebbe Letta senza nessuna esitazione, così come Conte o Calenda’, qualcosa dietro ci dovrà pur essere”. Il golpe dell’inciucio, la trama nera che porta nelle segrete stanze del Nazareno…

“A cosa prelude, tanto senso di responsabilità e tanta gravitas istituzionale? È solo maturità politica o c’è dell’altro? Dovrà spiegarcelo la Sorella d’Italia in persona, meglio se prima del voto. Dovrà chiarire perché, lei che voleva far firmare un ‘patto anti-inciucio’ agli alleati Salvini e Berlusconi, ora è disponibile alle ‘larghe intese’ nella nuova legislatura, dopo averle combattute dall’opposizione in quella vecchia. Soprattutto, dovrà dirci se a presiedere un eventuale governo giallo-rosso-nero-verde sarebbe lei, o se invece affiderebbe il compito a un ‘Draghi di destra’. Ben sapendo che in questa tribolata Italietta di Draghi di destra, come del resto di ‘Draghi di sinistra’, ce n’è uno solo: Draghi stesso”, è la conclusione di Giannini.   

“Non c’è alcuna possibilità che Fdi partecipi a governi e alleanze arcobaleno e non c’è alcuna ragione di farlo perché abbiamo la possibilità di avere una maggioranza di centrodestra che spero esca dalle urne”. “Non vengano a parlarmi di governo di salvezza nazionale perché mi sembrano governi nel tentativo di salvare quelli che li propongono. E io non sono interessata”, ha rimarcato la leader di Fdi, che definisce “incredibili” le “ricostruzioni sugli inciuci con il Pd”.

Ironia, invece, sulle accuse degli avversari. “Tutti i giorni mi dicono che Fratelli d’Italia non ha una classe dirigente all’altezza. In effetti la Azzolina non ce l’ho e neanche Toninelli e neanche Di Maio. Mi dispiace, non avrete ministri così in un eventuale governo di Fratelli d’Italia, mi scuso in anticipo”. Ed ancora, stoccare ai grillini sul reddito di cittadinanza, e a chi ha consegnato alla Ue un Paese in ginocchio. “L’Italia non è messa in una situazione facile, non va tutto bene. l’Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda in tutti Paesi europei”. “Non sappiamo se abbiamo sconfitto la pandemia – ha sottolineato – abbiamo i prezzi dell’energia alle stelle, rischiamo una crisi alimentare etc. Non è la congiuntura migliore per governare l’Italia in queste condizioni”.

“In Europa sono preoccupati per il governo Meloni.Con noi la pacchia è finita, ci metteremo a difendere gli interessi nazionali come fanno gli altri Paesi”, ha arringato dal palco la Meloni.

Il video del comizio di Giorgia Meloni in piazza Duomo

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