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“Per chi vuole capire quale sarà il destino di Futuro e Libertà e quale sia lo stato di confusione del Terzo Polo, sarà utile leggere e conservare la dichiarazione del vicepresidente del Fli, Bocchino a proposito del Molise”. Lo afferma il sen. Alberto Balboni, componente della Direzione nazionale del PdL. “Fli annuncia che non presenterà proprie liste, cosa che per un partito nascente, in cerca di consenso, è davvero paradossale. Il Terzo Polo fa tre scelte diverse: l’Udc si schiera con Iorio e il centrodestra, l’Api di Rutelli va con il centrosinistra e il Fli di Fini non si presenta. E questo sarebbe un modo di dimostrare capacità di governo nell’interesse dell’Italia? Ogni giorno critiche e insulti al governo. Quando poi si va sul campo al momento delle scelte concrete si registrano disastri di questa natura”. “Il Molise non è la più popolosa regione italiana, ma è una regione. Si tratta di una consultazione elettorale importante. La nota di Futuro e Libertà –commenta ironicamente il deputato Pdl- merita di essere studiata nelle scuole di formazione politica come esempio negativo. E dire che nei giorni scorsi si era riunito il vertice del Fli, addirittura con la presenza di Fini, per decidere un’azione di rilancio. E il primo atto concreto è quello di scomparire”. “Non che avrebbero preso molti voti. Quelli presi alle recenti provinciali di Campobasso sono probabilmente voti raccolti da esponenti locali che adesso hanno rotto con il Fli, confermando la proprio appartenenza al centrodestra. Se, insomma l’Italia si mettesse nelle mani di Fini e dei suoi seguaci – conclude Balboni- probabilmente assisteremmo alla decisione di sciogliere la nostra Repubblica per l’incapacità di fare scelte”.
