Balneari e direttiva Bolkestein

Cari italiani, in piena crisi e in piena pandemia, il governo italiano ha convocato un Cdm per discutere delle concessioni balneari… Mi sarei aspettato invece di discutere oggi dell’emergenza delle bollette e di misure inutili come il Green pass», esordisce polemicamente Giorgia Meloni. Che poi prosegue: «Ma per il governo italiano la grande emergenza italiana di queste ore. La vera priorità, era espropriare 30.000 aziende italiane», ha tuonato la numero uno di Fdi contro l’applicazione della Bolkestein sulle concessioni balneari. Una questione su cui, sottolinea la Meloni a stretto giro, «dal governo italiano sono state dette tante menzogne».

«Dire che non si poteva fare diversamente, anche questa è una menzogna. Si può ancora fare diversamente, perché avete ancora la possibilità di salvare 30.000 aziende italiane. E forse anche la faccia. Cosa si può fare? Si può, come molti hanno detto, portare a compimento la mappatura delle spiagge… Magari scoprire che ci sono stati interi pezzi di litorali che non sono stati dati in concessione…Potete andare a Bruxelles, mettere sul tavolo la credibilità di Draghi e spiegare che una direttiva che si chiama servizi, si applica appunto sui servizi. E non sulle concessioni demaniali. Lanciamo, quindi, un ultimo appello».

Un grido d’allarme e un appello a salvare il salvabile perché noi stiamo difendendo il lavoro.  Vogliamo difendere la gente che tiene pulite le nostre spiagge. Che ha investito e si è indebitata per fare sempre più bella la sua azienda. E vogliamo difendere un modello di turismo balneare che i nostri imprenditori hanno reso famoso nel mondo. Noi vogliamo difendere l’Italia – ha incalzato nel suo discorso la Meloni –. Vediamo quanti altri qui dentro lo vorranno fare»… E infine: «Noi proveremo a bloccare la direttiva Bolkestein per i balneari’, perché la mozione di maggioranza prevede dei paletti troppo blandi per tutelare le nostre imprese».

Imprese a rischio e su grava l’ennesima “menzogna”. Quella che, proseguendo nel suo intervento di fuoco, la Meloni esplicita chiaramente dicendo: «Il governo ci viene a raccontare che adesso un giovane italiano potrà finalmente ambire a gestire uno stabilimento a Riccione… È una menzogna: perché quelle aste non saranno vinte da piccole aziende italiane. Ma da grandi multinazionali straniere». E ancora: «Il governo ci viene a raccontare che gli italiani pagheranno meno ombrelloni e lettini… Ma è una menzogna: perché sostituire una piccola azienda con una multinazionale non comporta una diminuzione dei prezzi. A meno che non si arriverà a sottopagare e dequalificare il lavoro anche in questo settore».

«Ci venite a raccontare che bisogna intervenire per forza, altrimenti l’Europa ci colpirà con una salatissima multa. È una menzogna anche questa, perché ultima volta che il governo ha risposto alla Commissione Ue rivendicando e difendendo la proroga delle concessioni, nessun burocrate ha risposto più. E la cosa più incredibile sapete qual è? Che quella lettera fu mandata dall’allora governo giallorosso che difendeva un provvedimento del precedente governo gialloverde. Invece oggi – ha avvertito Meloni – verdi gialli, rossi, blu: stanno tutti insieme nello stesso governo. E hanno tutti magicamente cambiato idea perché non ci sono più colori. Né idee. Né un onore da difendere…».

Sotto, il video dell’intervento di Giorgia Meloni dalla sua pagina Facebook

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