Banca Etruria, falso in prospetto: archiviate accuse padre Boschi

E’ stata archiviata per Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, l’accusa di falso in prospetto, nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta della procura di Arezzo su Banca Etruria. La notizia viene data oggi da La Nazione riportando i contenuti di un decreto del gip di Arezzo emerso ieri a margine dell’udienza preliminare in cui, invece, restano imputati per la stessa accusa l’ex presidente della banca Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale Luca Bronchi e il funzionario Davide Canestri.

Pierluigi Boschi figurava tra altri 18 indagati, membri del cda della banca tra il 2011 e il 2014 e sindaci revisori, per cui inizialmente il pm Julia Maggiore aveva aperto un fascicolo ma per cui nel maggio 2018 ha fatto richiesta di archiviazione, dovuta al fatto che il cda nell’aprile del 2013 delegò il dg Bronchi a occuparsi di redigere il prospetto per il collocamento di bond. Per l’accusa, dunque, la responsabilità delle eventuali false informazioni sarebbe dello stesso dg che avrebbe agito di concerto con Fornasari e Canestri, la figura tecnica di riferimento. La Nazione poi riferisce che il gip ha firmato l’archiviazione il 18 ottobre 2018. Sempre secondo quanto riporta il quotidiano, presto potrebbe arrivare una seconda richiesta di archiviazione per Pierluigi Boschi, relativa all’indagine sulla liquidazione dell’ex dg Luca Bronchi.

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