Bancarotta e autoriciclaggio, arrestato sindaco

Il sindaco di Maiera’, piccolo comune dell’alto Tirreno cosentino, Giacomo De Marco – espressione di una lista civica – e il figlio Gino, sono stati arrestati dai finanzieri della Tenenza di Scalea, per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. L’inchiesta “Affari di famiglia”, coordinata dalla Procura di Paola, ha portato anche al sequestro di beni per 1,5 milioni di euro ed ha riguardato l’attivita’ di due societa’, una riconducibile al sindaco e l’altra al figlio, che hanno ottenuto appalti pubblici per alcuni milioni di euro.

Il provvedimento cautelare, emesso dal gip di Paola Maria Grazia Elia su richiesta del procuratore Pierpaolo Bruni e del pm Maria Francesca Cerchiara, rientra in un piu’ ampio contesto di indagini per la verifica della liceita’ di appalti pubblici. Le indagini, nel caso specifico, si sono concentrate sul fallimento di una societa’ riconducibile al sindaco, avvenuto nel 2016, ed avrebbero fatto emergere numerose condotte finalizzate a distrarre beni aziendali e a danneggiare i creditori, tra cui l’Erario e Fincalabra, societa’ in house della Regione Calabria. In particolare, la societa’ fallita ha sottoscritto un contratto di affitto di ramo d’azienda con un’altra societa’ amministrata dal figlio del sindaco – ma, di fatto, secondo l’accusa, amministrata da quest’ultimo – il cui scopo sarebbe stato quello di svuotare la societa’ fallita. Il ramo d’azienda, fittato per soli 1.200 euro all’anno, comprendeva importanti voci del patrimonio sociale, comprese le attestazioni Soa necessarie per partecipare a gare d’appalto.

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