ROMA. In Italia “non c’è una manovra speculativa, c’è una percezione inesatta che ci siano debolezze nel settore bancario”. Lo afferma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Unomattina su Raiuno dopo il nuovo crollo ieri in Borsa dei bancari. “Ieri – ha proseguito Padoan – la presidente del board di supervisione bancaria della Bce Daniele Nouy ha negato in modo esplicito che ci possano essere azioni sulle banche italiane”. Il ministro ha anche ricordato come le banche italiane si siano dimostrate “robuste” nel periodo della recessione e che in quell’occasione “l’Italia non ha introdotto denaro pubblico” negli istituti.
Padoan ha ricordato come dalla Bce sia stato inviato un questionario sulle sofferenze a istituti europei e, “in questo gruppo c’erano banche italiane: e questo è stato interpretato dai media e anche dal mercato come un sintomo di debolezza ma questo è totalmente falso”, ha sottolineato ricordando poi che in Europa stiamo entrando nel regime del bail in e quindi “c’è anche un aggiustamento al nuovo regime”.
Le turbolenze dei mercati dipendono “da un insieme di fattori globali”, rileva il ministro dell’Economia. Padoan spiega che “il prezzo del petrolio, la Cina che rallenta, le tensioni geopolitiche, la fine del Qe negli Usa, i tassi di interesse che stanno tornando positivi visto come un segnale di restringimento della politica monetaria: si tratta di fattori che tutti insieme generano ‘correzioni di mercato’ in un contesto in cui le valutazioni di Borsa appaiono eccessive a livello globale”.
“Mps ha fondamentali forti e grande liquidità. Sta cercando di irrobustirsi”, dice Padoan rispondendo a una domanda sull’istituto senese. “L’obiettivo di Mps è rafforzarsi, rafforzare il capitale e resistere meglio alle turbolenze”, aggiunge.