Il pm di Milano, Marcello Musso, ha chiesto 26 anni di carcere per Alexander Boettcher, imputato per una serie di aggressioni con l’acido e già condannato a 14 anni per aver sfigurato Pietro Barbini. Il pm ha individuato come episodio più grave al centro del processo l’aggressione a Stefano Savi con “indebolimento permanente della vista, dell’olfatto e del tatto”. Musso ha descritto Alexander Boettcher come un “sadico e psicopatico”, “una persona che si atteggia a dio”, ma è la “rappresentazione del male”.
La requisitoria del pm nei confronti di Boettcher, imputato per una serie di aggressioni con l’acido, è cominciata dopo che i giudici hanno respinto tutte le istanze di nuovi testimoni e di nuove perizie della difesa. “Questo processo – ha spiegato Musso – è un viaggio attraverso il dolore delle vittime che si sono trovate ad essere obiettivi segnati dal sadismo, dal narcisismo, dall’ antisocialità e dalla pericolosità criminale della coppia Alexander Boettcher-Martina Levato”. Il pm ha anche sottolineato la “barbarie” mostrata in alcuni video trovati nel telefono dell’imputato, come sgozzare alcune galline, o far bere la sua urina alla ragazza. Alexander Boettcher è già stato condannato a 14 anni per il blitz ai danni di Pietro Barbini, come l’amante Martina Levato. A lei sono già stati inflitti anche altri 16 anni di carcere nel procedimento ‘bis’ con rito abbreviato. Musso ha chiesto che non venga concessa alcuna attenuante a Boettcher che “si è sempre dichiarato innocente, senza dimostrare alcuna sensibilità nei confronti delle vittime”.
Luca Teolato