‘Il mercato unico europeo’ sbarca anche nel mondo delle banche e dal 1 febbraio 2014 aprire un conto in in un paese piuttosto che in un altro, sarà come aprirlo in Italia e lo stesso per effettuare bonifici e rid o pagare per bollette. Queste è una delle tante possibilità aperte della Sepa (Single euro payments area-Area comune dei pagamenti in Euro), come illustra il direttore del Servizio supervisione sui mercati e sul sistema dei pagamenti (Smp) della Banca d’Italia, Paola Giucca, a margine di un convegno ”Primo febbraio 2014: l’Europa adotta i nuovi servizi di pagamento Sepa” alle sede di Confindustria. ”Non ci sarà nessuna differenza tra pagamenti nazionali e crossborder. Un consumatore può aprire un costo in qualunque Stato ed effettuare pagamenti in tutti i Paesi”, dice Giucca. ”La Seba innova un concetto, se parliamo di domestico con Seba stiamo parlando di 32 nazioni non solo dell’Unione europea” con oltre 500 milioni di abitanti, 9 mila soggetti fornitori di servizi di pagamento armonizzati. Per questi, tra sette mesi scatta il termine ultimo per la migrazione ai bonifici e agli addebiti diretti (come i Rid) Sepa e il divieto di richiedere il Bic (Codice identificativo d’azienda) per i pagamenti nazionali. Il completamento di questo processo, secondo l’analisi della Banca d’Italia, richiede uno ”sforzo straordinario” ma i benefici sono ”notevoli” in termini di concorrenza ed economie di scale, sviluppo di servizi innovativi, minori costi operativi e superamento delle frammentazioni a livello nazionale.
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