Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, le considerazioni di Barbara Lalle su ‘La Tarantina’ in scena all’Off/Off Theatre di Roma fino al 31 marzo
Ha debuttato il 27 Marzo all’OFF/OFF Theatre in prima nazionale ‘La Tarantina’, diretta da Fortunato Calvino.
La Tarantina è il nome dello spettacolo. La Tarantina è il nome della protagonista. La Tarantina è il nome della persona. Non dell’attore, no, non parlerei di attore.
La Tarantina è. Non interpreta.
‘La Tarantina’, alias Carmelo Costa, classe 36, napoletana d’adozione e pugliese di nascita, di quel di Avetrana, il cui nome si ricorda per successivi violenti fatti di cronaca. Sara Scazzi ammazzata dai familiari. La Tarantina salva per miracolo, dalle violenze della famiglia, sale esplosiva e comunicativa sul palco di Via Giulia per raccontare la sua storia.
La sua storia è dura, seppur raccontata con autoironia e in un dialetto che rende tutto più leggero. E’ un lungo inno alla vita, e all’arte della gioia. La Tarantina come Modesta, il personaggio di Goliarda Sapienza. Lei ce l’ha fatta, lei è sopravvissuta. Ha così tenuto tutto, fatto diga e argine ai soprusi, alla povertà e all’esclusione che, a 82 anni, calca le scene e ci racconta la sua esistenza.
Già nel 2013 era divenuta pubblica, sebbene lo fosse sempre stata. In un libro. La scrittrice Gabriella Romano per la casa editrice Ombre corte ha firmato La Tarantina e la sua ‘dolce vita’, la biografia autorizzata di Carmelo Cosma.
Anche lo spettacolo teatrale è tratto dal Film-Documento ‘La Tarantina, Genere Femm(è)nell’, presentato nei festival: Divine Queer Film Festival (2015), Festival TGLFF di Torino (2016), Palazzo delle Arti di Napoli (2016), Trieste Film Festival (2017), Free Bird: The INTL Gender Freedom Film Fest di New York (2017) e al FVG Pride di Udine (2017).
Sì, perchè la Tarantina è un femm(è)nell, un femminiello, anzi di lei si parla come ultimo femminiello. Come di Moreschi si parlava dell’ultimo castrato.
Strano destino essere gli ultimi superstiti della propria gens. Alcune forme, certi generi, sono incredibilmente legati ad un periodo storico, alla cultura. E con esse finiscono. A maggior ragione, andate a vederla, ad ascoltarla, repliche all’OFF/OFF Theatre fino al 31 Marzo. Un viaggio nell’umano, nella storia, nell’antropologia, nella società.
Gli attori Luigi Credendino, Roberto Maiello e Antonio Clemente accompagnano la protagonista nella narrazione, attraverso l’escamotage di una tombolata che tra numeri e detto popolari, sarà occasione di rivelazione, di performativa testimonianza. Imma Battaglia e Giorgia Botticelli, invitate a salire all’inizio della serata prendono parte alla tombolata licenziosa, ascoltando raccolte, le storie di strada, della miseria… la dolce vita, gli intellettuali del dopo guerra, amico Goffredo Parise, le pittrici Giosetta Fioroni e Novella Parigini, Pier Paolo Pasolini, i quartieri spagnoli di Napoli e i parioli di Roma, i letti accoglienti e le violenze, la brutalità ricevuta.
Virginia Raffaele in prima fila
accanto all’amico di sempre Pino Strabioli, ride di gusto. Al suo fianco è seduta la grande Piera Degli Esposti, tutta la platea è ammaliata dalla Tarantina. In sala sono presenti volti noti dello spettacolo e della politica. Il direttore artistico Silvano Spada ha accolto gli amici Fausto e Lella Bertinotti, Eva Grimaldi giunta con Imma, e poi Fabio Canino, Augusto Fornari, Giovanni Anversa, Vanni Piccolo, Cristina Golotta e Rocco Castel, Mara Keplero e Alma Manera, il bello e seguitissimo in rete Gianclaudio Caretta e poi il modello Alberto Zoni insieme allo chef Stefano Crialesi, di fianco alla bella imprenditrice Giulia Boscolo.
Barbara Lalle