E’ tempo di conti a Palazzo Chigi. Ancora una volta a gravare sul governo, Imu, Iva e Cig. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, intervistato a ‘Nove in punto’ su Radio 24, si mostra preoccupato: “il Governo deve trovare 2 miliardi per la seconda rata dell’Imu, 1 miliardo per l’Iva” e “un altro miliardo circa per la Cig e per il rifinanziamento delle missioni all’estero, sperando che non si aggiungano altre emergenze”. Serve, continua, un “chiarimento politico” sulle priorità, non si può continuare a “discutere un problema alla volta”. Sul tavolo, ha sottolineato Baretta, c’è “un pacchetto importante di misure che hanno bisogno di copertura che non si può affrontare sfogliando i pezzi uno alla volta”. Il governo può durare ma deve fare un chiarimento politico, anche noi al Mef dobbiamo porre con forza la questione delle priorità, perché non si trova un miliardo e mezzo in 20 minuti”. Per trovare le risorse, ha spiegato, bisogna da un lato “superare un pezzo di corporativismi che tutti abbiamo” dall’altro andare avanti con i tagli e la riorganizzazione complessiva della spesa”. Per il sottosegretario, ad esempio, la questione delle deduzioni e detrazioni, nel complesso “250 miliardi di euro per oltre 700 voci” è “arrivata al capolinea” ed è “arrivato il momento di metterci mano”. Così come alla spending review: “I tagli dell’altro giorno – ha ricordato – sono semilineari nel senso che non sono a pioggia su tutti ma su alcuni ministeri, non la scuola, esclusa da qualsiasi taglio”. Per andare avanti però “ci vuole una sensibilità collettiva e un salto di qualità” che è “difficile in una condizione di instabilità politica costante”.
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