BARLETTA – Nessun movente politico, ma questioni di eredità: è questa l’ipotesi sposata dagli investigatori per spiegare l’attentato (fallito) al capogruppo Pd nel consiglio comunale di Barletta, Pasquale Ventura. Secondo l’accusa la sua ex moglie, tra i tre arrestati oggi, avrebbe assoldato due persone per colpire l’ex-marito dal quale ha avuto due figli, promettendo loro 30 mila euro. Ventura, dopo aver sentito il primo sparo e aver visto uno dei due attentatori che puntava l’arma verso di lui, ha avuto la prontezza di fuggire. I killer hanno studiato le abitudini dell’uomo e, prima dell’agguato del 20 gennaio compiuto a bordo di una moto, avevano effettuato un sopralluogo in auto.
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