“Serve far ripartire la crescita e stimolare l’occupazione”. Il presidente della Commissione Europea Jose’ Manuel Barroso non usa mezze parole per sostenere che l’accordo per regole di bilancio più rigide e la creazione di un’unione fiscale stretto dai paesi Ue, al vertice della settimana scorsa, “da sola non è sufficiente” a risolvere la crisi. Gli Stati devono fare di più se si vuole salvare l’euro e l’economia del Vecchio Continente. “Affrontare il debito e la disciplina di bilancio è importante, ma non è il solo problema” ha sostenuto Barroso intervenendo all’assemblea plenaria del Parlamento.
“La crisi del debito è in parte causa della crisi ma ne è anche il risultato” ha detto il presidente della Commissione Ue puntando il dito contro la crisi immobiliare cominciata negli Stati Uniti. Barroso ha anche aggiunto che “il cuore delle crisi sta nella mancanza di sufficiente competitività” e ha auspicato “nuove misure per la crescita”, sottolineando che quanto discusso al summit “è solo una parte della soluzione”.
“Se la mossa della Gran Bretagna voleva evitare che la City e i suoi servizi finanziari non venissero regolati, questo non succederà, perché abbiamo imparato la lezione dalla crisi e la applicheremo anche al settore finanziario”. Lo sostiene il commissario agli affari economici Olli Rehn. Inoltre, ha spiegato Rehn, la Gran Bretagna con il suo ‘no’ non è riuscita nemmeno ad evitare la maggiore sorveglianza sui bilanci, perché Londra è già dentro il six pack, ovvero quella serie di regole che entra in vigore da domani e che rafforzarà la sorveglianza sui conti con sanzioni automatiche per chi sfora i vincoli.
Il trattato per la creazione di un’unione fiscale tra i paesi Ue, Gran Bretagna esclusa, verrà siglato entro i primi di marzo. Entro tale termine sarà presa anche una decisione definitiva sull’ammontare delle risorse a disposizione del fondo salva-stati attuale, e dell’Esm, il meccanismo permanente che ne prenderà il posto l’anno prossimo.
Il tetto massimo per tali risorse è attualmente stabilito a 500 miliardi di euro.