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Forse sarà possibile combattere la malaria grazie ad una scoperta che arriva dagli Sati Uniti. La ricerca è stata sviluppata da un team di ricercatori statunitensi coordinati dalla Scuola Johns Hopkins Bloomberg, ed è stata resa nota dalla rivista dell’Accademia di Science degli USA. Si tratta di un batterio che vive nell’apparato digerente delle zanzare ed è stato geneticamente modificato in modo tale, da creare all’interno dell’organismo dell’insetto, un ambiente inibitorio per la sopravvivenza del parassita che porta la malaria. Questa malattia è una parassitosi, in quanto provocata dai parassiti e tra le parassitosi, è la più diffusa, arrivando anche ad essere la seconda malattia al modo per mortalità. La sua propagazione attuale non si limita alle aree tropicali dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, ma interessa sporadicamente anche gli USA.
Giovanna Laudato
