Tra poche ore sapremo chi, tra Bayern Monaco e Real Madrid, prenderà il volo verso Lisbona e la finale di Champions League. Favorito, dopo l’1 a 0 dell’andata, il Real Madrid di Carlo Ancelotti che potrà contare su due risultati su tre e addirittura anche su una sconfitta con gol e un solo gol di scarto, per intenderci 2 a 1, 3 a 2. A pesare come un macigno sull’equilibrio di questa doppia sfida il gol di Benzema realizzato al Bernabeu dove il Real Madrid sfoderò una prestazione maiuscola, quasi perfetta, contrastando il tiki – taka di Guardiola, concedendo poco al Bayern e risultando devastante nelle ripartenze in contropiede grazie alla velocità di Ronaldo e Di Maria a cui stasera si andrà ad aggiungere un recuperato Gareth Bale. Il potenziale offensivo del Real è altissimo per cui, in teoria, il Bayern dovrà fare due – tre gol e magari anche più. Di questo ne è conscio lo stesso Guardiola che ieri in conferenza ha chiesto ai suoi più intensità e più cattiveria ai suoi sotto porta perché senza intensità il tiki – taka non è efficace ma anzi controproducente e senza cattiveria sotto porta e senza segnare le partite non si vincono. Ecco, la scarsa cattiveria in zona gol è stata forse l’unica pecca del Real la scorsa settimana perché le merengues con Ronaldo e Di Maria avrebbero potuto incrementare il loro bottino mettendo quasi in cassaforte la qualificazione. Alla luce del fatto che il Bayern dovrà segnare due o più gol, Guardiola sembra intenzionato a potenziare il peso offensivo dei suoi rispetto all’andata riportando Lahm sulla corsia destra, arretrando Kross accanto a Schweinsteiger e inserendo Muller con Robben e Ribery alle spalle di Mandzukic. Il Real, invece, dovrebbe confermare in toto la formazione della scorsa settimana, con Coentrao preferito a Marcelo, eccezion fatta per il ritorno di Bale schierato al posto di Isco. Guardiola ieri ha provato a caricare di ulteriori pressioni il Real Madrid ma Ancelotti è stato chiaro: <<Nessuno è così tonto da dire che abbiamo già vinto. La partita di domani è molto complicata, giocheremo contro una grande squadra partendo da un piccolo vantaggio. Non siamo così sciocchi da pensare che abbiamo vinto>>.
Sebastiano Borzellino