Messina: mercoledì 8 settembre
alla Camera di Commercio si inaugura
“La Città Aurea. Urbanistica e architettura a Messina negli anni ’30”
L’assessore Samonà:
“Una preziosa occasione per leggere le trasformazioni
urbanistiche e architettoniche avvenute in Sicilia nell’ultimo secolo”
Si aprirà mercoledì 8 settembre alle 17.30 nei locali della Camera di Commercio di Messina, la mostra “La Città Aurea. Urbanistica e Architettura a Messina negli anni Trenta”, curata dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina.
All’inaugurazione saranno presenti il Presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, la Dirigente Generale dei Beni culturali Mariella Antinoro e la Soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Messina, Mirella Vinci.
L’esposizione, che è partita da Catania alla fine del 2019, toccando tutte le province per concludersi nel 2022 a Palermo, fa parte di un progetto che intende approfondire il tema delle trasformazioni nel tessuto urbanistico ed architettonico della Sicilia nel periodo tra le due guerre. Messina, rappresenta il sesto appuntamento dopo quelli di Catania, Agrigento, Ragusa, Enna e Trapani.
“L’esposizione, che rientra in un progetto itinerante che attraversa tutte e nove le province evidenziando per ciascuna città scelte e soluzioni stilistiche, intende approfondire le trasformazioni avvenute nel tessuto urbanistico delle nostre città a partire da importanti espressioni della corrente architettonica del razionalismo. L’esposizione di Messina assume una connotazione ancor più particolare – sottolinea l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – in relazione alla necessità che vi fu di ripensare la Città a seguito del terribile terremoto che la colpì nel 1908. Rileggere oggi le scelte architettoniche e stilistiche del tempo è un’operazione che ci aiuta anche a comprendere meglio i processi di cambiamento sociale e culturale intervenuti”.
La mostra, articolata in sei diverse sezioni (Edilizia pubblica, Edilizia privata, Edilizia ecclesiastica, Borghi rurali, Città-giardino, Concorsi di architettura), presenta un momento significativo della Messina degli anni Trenta, documentando, attraverso fotografie attuali e d’epoca, disegni, cartoline e riproduzioni di atti d’archivio, l’immensa attività di ricostruzione della città distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908 e riavviata a metà degli anni ’20 dopo una fase di rallentamento post-bellico.
La rassegna evidenzia il vasto programma di realizzazione ad iniziativa pubblica degli insediamenti abitativi e degli edifici istituzionali ispirato dalle matrici storicistiche tipiche del Novecento degli architetti Ernesto Basile, Cesare Bazzani, Gino Peressutti, Camillo Puglisi Allegra, Coppedè e Marcello Piacentini, e dalle proiezioni razionalistiche degli architetti Giuseppe Samonà, Guido Viola, Angiolo Mazzoni, Adalberto Libera e Mario De Renzi.
Particolare attenzione viene rivolta ai due Concorsi nazionali di architettura per la “Facciata tipo verso mare e delle due testate laterali estreme degli edifici lungo la Cortina del porto della Palazzata” del 1930 e per le “Chiese della Diocesi di Messina” del 1932.
La mostra fotografica della “Città Aurea” volge lo sguardo anche in provincia per testimoniare le innovazioni urbanistiche ed architettoniche di alcuni Comuni, quali: Castell’Umberto, Naso, Taormina, la “città giardino” di Acquedolci e il borgo rurale Salvatore Giuliano, il cui modello viene riproposto circa un decennio dopo, nel territorio comunale di Francavilla di Sicilia.
Filmati d’epoca e video-rendering accompagneranno il visitatore per una fruizione multimediale.
INFO
Ingresso gratuito.
Durata: 8 settembre – 8 ottobre 2021
Orario di apertura: Lunedì-Venerdì: 9.00-12.00, Mercoledì 16.00-18.00
Nel rispetto della normativa anti-Covid per l’accesso alla mostra è necessario munirsi di Green Pass o tampone eseguito nelle 48 ore precedenti ed è obbligatorio l’uso della mascherina.
L’entrata dei visitatori sarà contingentata per garantire il distanziamento interpersonale.