Il consiglio di vigilanza della Bce ha bocciato la richiesta di Mps di concedere più tempo per l’aumento di capitale da 5 miliardiavanzata dal Cda dell’istituto senese. Il consiglio di amministrazione puntava ad ulteriori 20 giorni in considerazione del mutato contesto per l’esito del referendum.
Dopo che si è diffusa la notizia dell’alt di Francoforte, il titolo è andato a picco a Piazza Affari tra continue sospensioni, arrivando a perdere anche oltre il 16%. E ha chiuso con un crollo del 10,5%.
Secondo fonti di Palazzo Chigi, non è prevista per sabato alcuna riunione del Consiglio dei Ministri. Le stesse fonti, tuttavia, ritengono che lo schema di decreto legge sulle banche sia sostanzialmente pronto per essere varato, laddove fosse necessario.
Il Cda di Mps informa di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte della Bce in merito alla richiesta di proroga dei termini per completare l’aumento di capitale entro fine anno. La banca, si legge in una nota, prosegue pertanto tutte le attività propedeutiche al completamento della predetta operazione. Il board si è aggiornato a domenica alle ore 16.