“I dati più recenti e gli ultimi risultati delle indagini congiunturali indicano una crescita in certa misura più debole nel secondo e terzo trimestre del 2019” per l’Eurozona. Lo rileva la Bce nel Bollettino economico che fa riferimento alla riunione di giugno, aggiungendo che i rischi per le prospettive di crescita “restano orientati verso il basso, per effetto delle prolungate incertezze connesse a fattori geopolitici, alla crescente minaccia del protezionismo e alla vulnerabilità ei mercati emergenti”.
Il consiglio direttivo della Bce “ha posto in risalto la necessità di un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo” di fronte a un’inflazione “costantemente al di sotto di livelli in linea con il valore previsto”, si legge nel Bollettino economico. Allo studio un rafforzamento delle indicazioni prospettiche sui tassi, e sul Qe “alcune possibili opzioni riguardanti la dimensione e la composizione di eventuali nuovi acquisti netti”.