Per i paesi dell’euro si registra una “graduale ripresa dell’attività economica nel prosieguo dell’anno e nel 2014”. Ma resta il problema della disoccupazione. E’ questo il quadro tracciato dalla Bce sullo stato dell’economia dell’eurozona. La ripresa, si legge nel bollettino, sarà sostenuta “da un orientamento di politica monetaria che continua a essere mirato a mantenere il grado di accomodamento monetario richiesto dalle prospettive per la stabilità dei prezzi e a favorire condizioni stabili nel mercato monetario”. E questo orientamento di politica monetaria resterà “accomodante finché sarà necessario”. La Banca centrale europea sprona gli Stati a non vanificare gli sforzi compiuti sul fronte del risanamento e potenziarne invece gli effetti andando avanti con le riforme economiche. “I paesi dell’area dell’euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell’imposizione fiscale”, si legge ancora nel bollettino. “Per potenziare l’impatto complessivo di tali strategie, gli Stati membri devono procedere a una più rapida attuazione delle necessarie riforme strutturali al fine di promuovere la competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro”. Per migliorare lo stato della disoccupazione europea, la Bce suggerisce “la rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi saranno di particolare giovamento per le piccole e medie imprese”. Queste misure di riforma strutturale, sono considerate “essenziali per abbassare il livello attualmente elevato di disoccupazione, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione dell’area dell’euro”.