Il governo belga si è impegnato provvisoriamente a eliminare gradualmente le centrali nucleari esistenti nel Paese entro il 2025, utilizzando il gas come ponte verso fonti energetiche sostenibili e possibili nuove tecnologie per il nucleare. In base a un complicato accordo di compromesso raggiunto dopo lunghe trattative, si valuterà se la sicurezza energetica del Belgio potrà essere garantita qualora venissero chiuse tutte e sette le centrali nucleari. La decisione definitiva dovrebbe arrivare a marzo.
“Non sarebbe intelligente non avere una rete di sicurezza”, ha detto il primo ministro Alexander De Croo, indicando che due impianti potrebbero rimanere aperti, se necessario. Il governo si è anche impegnato a investire nella ricerca per piccoli reattori nucleari modulari. “Diciamo addio ai vecchi reattori nucleari e guardiamo all’energia nucleare del futuro”, ha detto De Croo.
Un impegno politico per eliminare gradualmente l’energia nucleare risale al 2003, ma i successivi governi del Belgio hanno esitato a siglare l’accordo. La questione si inserisce in un più ampio dibattito nell’Unione europea che ha messo la Germania contro la Francia. Il blocco delle 27 nazioni dovrebbe decidere entro fine anno se includere l’energia nucleare tra le attività economiche che possono beneficiare di investimenti sostenibili, una decisione con conseguenze di vasta portata per l’approvvigionamento energetico dell’Ue.