NAPOLI. ‘L’Europa intraprenda la strada della fermezza, alzi i livelli d’allerta e persegua una linea comune per estirpare le cellule terroristiche che stanno seminando morte e dolore. La cultura sanguinaria, barbara e distruttiva dell’Isis rifiuta il confronto e comunica con metodi bestiali. Questo è un dato imprescindibile e non si può ancora provare a dialogare con chi parla esclusivamente con le armi. Per poter salvaguardare le nostre democrazie, la libertà, il rispetto degli altri, bisogna essere duri. È il metodo per essere davvero in pace’, dice Flora Beneduce (Fi), consigliere regionale della Campania e componente dell’Ufficio di Presidenza, dopo l’assassinio di una guardia della sicurezza alla centrale nucleare di Charleroi, a 50km da Bruxelles. All’uomo era stato sottratto il badge, conclude la Beneduce. È la tragica conferma che tra gli obiettivi dei due fratelli kamikaze ci fossero anche alcuni siti nucleari in Belgio. E allora il problema della sicurezza emerge nella sua drammaticità. Bisogna bloccare quest’onda di terrore, che toglie libertà e che rischia di far naufragare una tradizione di apertura, accoglienza e inclusione, valori saldi e costitutivi della nostra civiltà.
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