L’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione ha presentato ai rappresentanti elle organizzazioni sindacali e degli ordini delle professioni sanitarie le linee programmatiche di legislatura nell’ambito salute e delle politiche sociali. L’incontro si è svolto nell’Aula magna del Dipartimento istruzione e cultura, in via Gilli a Trento.
Come ha spiegato l’assessore, al centro dell’incontro la strategia per i prossimi cinque anni e l’impostazione di un lavoro che possa andare anche oltre dal punto di vista temporale, per intervenire a contrasto di tendenze come il calo delle nascite e il progressivo invecchiamento della popolazione. Perché il Trentino possa far fronte a questi temi, ai nuovi bisogni e perché possa fare la differenza è necessaria un’assunzione di responsabilità condivisa.
L’assessore ha affrontato molti temi cruciali: la necessità di fare maggiore prevenzione, che passa anche attraverso il coinvolgimento dei giovani, l’attivazione di politiche attente alla natalità e alle famiglie, la riduzione delle liste di attesa e delle code al Pronto soccorso, puntando soprattutto sul ruolo dei medici di medicina generale, ma anche sull’aspetto culturale, su una diversa prospettiva e su un diverso modo di lavorare assieme. È solo infatti attraverso la sinergia fra tutti gli attori coinvolti che è possibile un cambio di passo, cercando di dare il più possibile risposte alle difficoltà che incontrano i cittadini. L’assessore ha anche voluto puntare l’attenzione verso la valorizzazione del personale medico, infermieristico e socio-assistenziale, che va messo nelle condizioni di poter lavorare meglio, attraverso strumenti idonei e in vista della realizzazione di aggregatori funzionali territoriali con la presenza di diverse professionalità al loro interno.
L’assessore ha sottolineato che è importante puntare sulle persone, perché chi fa la differenza nell’ambito salute sono proprio le persone con la loro professionalità. Con l’organizzazione di un’assistenza di prossimità e più territoriale come è stata recentemente avviata da Provincia e Apss, sarà possibile dare le giuste risposte ai cittadini, ma anche attraverso la formazione e la ricerca, che in Trentino contano molti centri di eccellenza, affiancati dalla nuova Scuola di Medicina giunta al quarto anno. Altro tema importante, la realizzazione del nuovo polo ospedaliero. Si sono create le condizioni per dare avvio alla nuova struttura, il cui ruolo sarà ancora di più strategico, assieme a tutti gli altri ospedali trentini, che andranno maggiormente valorizzati. I sindacati hanno apprezzato la presentazione e la prospettiva della condivisione delle problematiche e delle possibili sinergie e hanno presentato le questioni di maggiore rilevanza, soprattutto nell’ambito del personale. Si è comunque avviata un’interlocuzione che porterà a raccogliere ulteriori osservazioni e punti di vista per procedere a proposte condivise.
All’incontro, per il Dipartimento salute e politiche sociali PAT erano presenti la dirigente del Servizio professioni sanitarie, formazione e rapporti con le università Franca Bellotti, la dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza Monica Zambotti, la dirigente del Servizio politiche sociali Federica Sartori e il dirigente di unità di missione semplice Umse disabilità ed integrazione socio-sanitaria Roberto Pallanch. Presente anche la dirigente generale di unità di missione strategica Umst pianificazione, europa e Pnrr Nicoletta Clauser. Per Apss ha partecipato la responsabile del Dipartimento affari economico-finanziari, generali e amministrativi Sara Girardi, membro del Consiglio di Direzione dell’Azienda sanitaria.