“Renzi ha detto vadano a casa, ma devono andare in galera e restituire i soldi”, dice a Napoli, parlando di corruzione Roberto Benigni. I corrotti sono deboli e vili, gli ultimi tra gli ultimi. Roberto Benigni, parlando del successo elettorale di Renzi scherza: “Se lo è meritato. In Bulgaria ora parlano di percentuali renziane”. “Renzi ha detto che devono andare a casa, non ha usato un’altra parola. Ma devono andare in galera e restituire ciò che hanno preso”, dice Benigni durante il suo dialogo con Eugenio Scalfari a Napoli per la ‘Repubblica delle Idee’. La giustizia rende liberi e io non auguro il carcere nemmeno al peggior malvivente. Ma la corruzione è il gradino più basso. Non sono furbi o intelligenti, perché non è così difficile ingannare il prossimo. Sono volgari e vili. E poi, parlando del canto della Divina Commedia dedicato a Ulisse: “Ci sono momenti in cui decidiamo cosa essere. I corrotti, quando scelgono di prendere dei soldi, decidono per l’eternità di essere dei ladri”. Due memorie vedono la platea in piedi per altrettante standing ovation: il giornalista ricorda, con commozione, Enrico Berlinguer e Massimo Troisi. Poi Benigni spiega, e recita, il XXVI canto dell’Inferno, protagonista Ulisse. E l’incontro si chiude tra gli applausi del pubblico che gremisce il San Carlo.
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