“Governo indifferente”, benzinai confermano sciopero per domani

Benzinai sul piede di guerra. Complice l’atteggiamento del governo, definito di assoluta indifferenza, i gestori confermano lo sciopero nelle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali, tangenziali e raccordi compresi. La notizia viene confermata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio in una nota.
“Solo assoluta indifferenza dal governo- spiegano le tre sigle dei gestori nella nota congiunta – Nessun intervento per esercitare le prerogative istituzionali indirizzate a garantire il rispetto delle leggi e degli accordi formalmente sottoscritti. Nessuna attività di mediazione fra le parti per impedire un vero e proprio ‘olocausto economico’ perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”. Il Ministero delle sviluppo economico, proseguono, “rimane, a giudicare dai comportamenti finora assunti, intenzionalmente inerte, confidando – con una alleanza incomprensibile e innaturale – che la manifestazione di sciopero proclamata per le prossime ore possa essere fisicamente contrastata dalle potenti ‘controparti’ dei gestori: petrolieri e concessionari autostradali”. I gestori evidenziano inoltre come “la Commissione di Garanzia sullo sciopero – che nella normalità dovrebbe intervenire sugli scioperanti – ha invece appena fatto sapere di voler convocare le compagnie petrolifere e i concessionari autostradali. Una iniziativa – indipendentemente dagli esiti cui potrà giungere, nei limiti delle facoltà delineate dalla legge istitutiva – per la quale la categoria intende esprimere immediatamente il suo profondo apprezzamento”. “Anche grazie al conforto di una tale iniziativa – concludono -, le organizzazioni di categoria insistono nel chiedere pressantemente al Governo, nella sua collegialità e in particolare alla Presidenza del Consiglio, una piena assunzione di responsabilità”.

Governo in campo contro rincari. E’ sempre più caro benzina. Ora che si sta per entrare nel vivo della stagione estiva il prezzo dei carburanti continua a schizzare verso l’alto. E nel giorno in cui il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, annuncia di voler chiedere ai petrolieri di evitare un aumento del costo del carburante nel periodo estivo la Cia denuncia l’impennata del costo della benzina. Un litro di verde costa il doppio di un litro di latte a lunga conservazione: 1,887 euro rispetto agli 0,89 euro per di un litro di latte. Secondo il ministro “il rincaro è dovuto prevalentemente ad un aumento del greggio, a una maggiore domanda e anche ai petrolieri che aumentano un pochino il prezzo”. “Rispetto ai listini europei – spiega Zanonato – i nostri crescono di meno, abbiamo uno stacco minore che ci vede più avvantaggiati, ma lo stacco esiste. Per questo ho già predisposto un richiamo ai petrolieri in cui chiedo di tenere conto della situazione particolare del paese. Stiamo predisponendo un richiamo perché – conclude il ministro dello Sviluppo Economico – non ci siano aumenti nella stagione in cui c’è un maggiore consumo”.

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