Ancora in forte rialzo il prezzo del carburante, che ha raggiunto il nuovo livello record di 1,738 euro al litro, con punte di quasi 1,8 euro al litro in alcune aree del Paese, in particolare al Sud e al Centro, dove è più forte l’effetto delle addizionali. Con il nuovo anno, infatti, sono scattate le addizionali regionali in cinque regioni. Da ieri la Toscana ha aumentato l’imposizione fiscale sulla benzina di 5 centesimi (6,1 cent Iva inclusa), il Lazio di 2,6 cent, la Liguria di 2,5 cent, le Marche di 5 cent, l’Umbria di 4 cent. “L’impatto sui prezzi praticati sul territorio – rileva “Quotidiano Energia” è stato deflagrante”.
A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro al litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro al litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro al litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726).
Con il 2012 sono scattati i rincari di luce, gas e delle tariffe autostradali. Una vera e propria stangata per il 2012 che costerà, secondo i dati di Federconsumatori, 2.103 euro a famiglia. Ad aumentare le bollette di luce a gas, con un rincaro rispettivamente del 4,9% e 2,7%. Lo ha stabilito l’Autorità dell’energia con gli aggiornamenti delle tariffe per il prossimo trimestre. Per l’energia elettrica, la famiglia tipo spenderà 22 euro in più su base annua, mentre per il gas, a causa degli aumenti delle quotazioni del petrolio, la maggiore spesa sarà di 32 euro.
Il rincaro è anche sulle autostrade: scatta l’adeguamento tariffario per il 2012, pari al 3,51%. Lo comunica Autostrade per l’Italia, spiegando che l’incremento è legato alla convenzione unica in vigore. L’adeguamento tariffario sulla rete di Autostrade per l’Italia è il risultato delle seguenti componenti: 1,47%, pari al 70% dell’inflazione registrata nel periodo 1 luglio 2010-30 giugno 2011; 1,99% per gli investimenti addizionali inseriti nel IV atto aggiuntivo del 2002; 0,05% per la remunerazione dei nuovi investimenti previsti dalla convenzione unica vigente.