La denuncia del Codacons. La soglia psicologica dei 2 euro al litro superata da nord a sud.
La crisi energetica si manifesta sempre più sotto diverse forme: dal caro bollette per gas ed elettricità fino ai carburanti, primissime ‘spie’ per le spese delle famiglie italiane. Il continuo rincaro del prezzo del petrolio, e quindi dei carburanti, è sotto gli occhi di tutti da diverse settimane, ma il week end del 1° novembre ha fatto registrare una pericolosa tendenza a superare, per quanto riguarda la benzina, la soglia psicologica dei 2 euro al litro.
“Una raffica di incrementi dei listini che supera in numerosissimi distributori della penisola la soglia psicologica dei 2 euro al litro” – denuncia il Codacons.
Benzina a 2 euro al litro
“Da nord a sud Italia si sono registrati nelle ultime ore ulteriori rincari dei listini alla pompa – afferma il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – con la benzina che oramai in modalità servito viaggia già oltre i 2 euro al litro. Aumenti che hanno aggravato la spesa degli italiani che si sono spostati in auto in occasione del Ponte dell’1 novembre e che portano un pieno di verde o di gasolio a costare oggi circa 20 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020”.
430 euro in più all’anno
“A causa del caro-benzina una famiglia media spende oggi circa 430 euro in più su base annua solo per i maggiori costi di rifornimento, conto purtroppo destinato a salire nelle prossime settimane a causa dell’escalation dei listini alla pompa”, prosegue Rienzi, secondo il quale “gli effetti di tale situazione rischiano di essere devastanti per le tasche dei cittadini e avranno ripercussioni negative sul potere d’acquisto dei consumatori e sui consumi di Natale”.
Una ulteriore spinta verso le auto elettrificate o completamente elettriche? Non è detto, visto che il costo dell’elettricità va nella stessa direzione e non è facile ipotizzare ciò che accadrà dal punto di vista dei costi di gestione nei prossimi anni.