Bergamo: fatture false per 7,5 milioni, due denunce

Producevano fatture false intestandole a società realmente esistenti, che però risultavano del tutto estranee alla vicenda, invece di utilizzare società ‘cartiere’, come avviene di solito. Così facendo hanno emesso fatture per un valore di 7,5 mln di euro, utili ad abbattere artificialmente i ricavi e versare così al Fisco meno imposte. Per questo il rappresentante legale di tre società, operanti nel settore degli arredamenti per uffici e altri servizi alle imprese, ed il liquidatore di una di esse sono stati denunciati dalla Gdf di Bergamo, con l’accusa di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti e per la distruzione ed occultamento di parte dei documenti obbligatori. Le fatture, spiega la Gdf di Bergamo, erano intestate a ben 22 società realmente esistenti, che operano correttamente e che sono risultate completamente estranee alla vicenda. Queste aziende, presunte fornitrici delle tre imprese, oltre a manifestare il loro totale stupore per la vicenda, hanno dimostrato di ignorare che fatture recanti la loro intestazione erano state create ed utilizzate da parte di società e persone diverse da quelle con cui avevano avuto rapporti commerciali. In questo modo i responsabili della frode, oltre a versare meno imposte al Fisco, hanno risparmiato anche sul ‘compenso per il rischio d’impresa’ che in questi casi viene corrisposto a chi fornisce le fatture fittizie. I 7,5 milioni di euro di fatture false hanno generato un’evasione di imposta (Ires) per 2,5 milioni di euro con un’Iva indebitamente detratta per 1,5 milioni.

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