Berlusconi: “Abbiamo i numeri per andare avanti”. Bersani e Di Pietro divisi su mozione di sfiducia

La maggioranza c’è e in Parlamento il centro destra dimostrerà di avere i numeri. Si va avanti senza tentennamenti. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ne è convinto e lo ribadisce in un intervenendo, in un collegamento telefonico, alla convention di Azione Popolare di Silvano Moffa. “Abbiamo verificato in queste ore, con numeri certi” che la maggioranza c’é. Passi indietro non se ne fanno perché il cavaliere ritiene che “le defezioni di questi giorni possano rientrare”.

Dunque “no al governo tecnico e no alle larghe intese” perché “non c’è alternativa a questo governo, noi vogliamo andare avanti fino a fine legislatura”. Per Silvio Berlusconi unico scenario alternativo al suo governo restano solo le “elezioni anticipate”. E poiché i numeri ci sono, ricorda al parterre di Azione Popolare, bisogna “fare presto ad approvare le riforme che abbiamo presentato a Bruxelles, perché dobbiamo rispettare i tempi chiesti dalla Ue”. In linea con il Cavaliere, il segretario del Pdl Angelino Alfano, secondo il quale l’opposizione non vuole il bene dell’Italia ma punta solo a mandare via Berlusconi. Parlano di “esecutivi tecnici o di responsabilità nazionale” ma la sinistra vuole solo il ribaltone. Il segretario è convinto che per Bersani e compagnia la caduta del governo Berlusconi viene prima del bene comune, del bene dell’Italia e degli italiani.

Qualche dubbio, sulla tenuta del governo, è avanzato da Claudio Scajola che conferma la sua fiducia al premier. Però “spetta a lui trovare la soluzione, il protagonista di questa fase deve essere Silvio Berlusconi”. L’opposizione però non crede al pallottoliere del premier. ”Berlusconi bluffa nell’ultimo disperato tentativo di salvarsi”, dice Dario Franceschini. ”Alla Camera non ha piu la maggioranza e se non si dimette – mette in guardia il capogruppo del Pd alla Camera – l’iniziativa di sfiduciarlo la prenderanno tutti i parlamentari, non solo di opposizione, che vogliono far nascere un governo d’emergenza per salvare il paese”.

Beppe Pisanu vuole un governo di unità nazionale e chiede a Berlusconi di “contribuire con tutto il suo peso politico alla nascita di un governo di unità e salvezza nazionale”. “Più si arrocca, più cresceranno le sue responsabilità nella crisi”, sottolinea. L’opposizione però non crede al pallottoliere del premier. “Berlusconi bluffa nell’ultimo disperato tentativo di salvarsi”, dice Dario Franceschini. “Alla Camera non ha più la maggioranza e se non si dimette – mette in guardia il capogruppo del Pd a Montecitorio – l’iniziativa di sfiduciarlo la prenderanno tutti i parlamentari, non solo di opposizione, che vogliono far nascere un governo d’emergenza per salvare il paese”. Lo stesso Pier Luigi Bersani conferma a In mezz’ora, su Rai3, che l’opposizione presenterà una mozione di sfiducia anche e soprattutto se dovesse essere approvato il Rendiconto. Il leader Pd chiude poi all’ipotesi di un governo tecnico guidato da Gianni Letta o da Renato Schifani. “Sarebbe un governo di centrodestra e non si vede come potrebbe fare quello che non ha fatto il governo Berlusconi”, spiega Bersani. Frena sulla mozione di sfiducia il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. “Prima dobbiamo avere i numeri e poi presentare la mozione di sfiducia. In questo momento non è tanto in discussione la mozione di sfiducia del centrosinistra ma la presa d’atto dello sfaldamento del centrodestra”, spiega l’ex pm.

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