“Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c’è un’alternativa”. In una intercettazione del 2009 e pubblicata da Repubblica il presidente del consiglio Silvio Berlusconi si sfoga al telefono con il giornalista faccendiere Walter Lavitola. Il quotidiano pubblica diverse intercettazioni depositate al processo tra le migliaia di telefonate raccolte negli atti dell’inchiesta di Pescara sui fondi dell’Avanti. Il premier si sfoga al telefono con il giornalista che entra ed esce da palazzo Grazioli. Uno di casa, un uomo di cui il presidente del consiglio si fida. E con lui si sfoga di come viene trattato dalla stampa, soprattutto di sinistra, di giudici, di lodo Alfano, di Guardia di Finanza.
Lavotola, come si legge in alcuni passaggi delle intercettazioni, assilla Marinella, la segretaria del premier, per far intervenire il dottore per avere i fondi dell’editoria per il suo giornale. Il giornalista raccomanda il generale della Gdf Emilio Spaziante a Berlusconi e chiede sempre a Marinella di tenere nascosta l’operazione a Marco Milanese.
E in un passaggio dell’intercettazione pubblicata dal quotidiano diretto da Ezio Mauro, il cavaliere traccia a Lavitola un quadro a tinte fosche della situazione politico-ecconomica che vive l’Italia. “La situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un c… Il Parlamento non conta un c.. Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che si appoggiano a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, e alla stampa estera”. Ma ad un certo punto il premier usa la parola rivoluzione. “Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera”. Anche se è uno sfogo, Berlusconi usa parole pesanti che già stanno provocando un mezzo terremoto politico. Fatto sta, dai colloqui intercettati Wlater Lavitola appare come un uomo capace di controllare e dirigere passaggi importanti della politica berlusconiana. Parla con gli uomini del potere e anche se usa toni e modi fastidiosi, sembra che nessuno possa dirgli di no.